CRIMINALIZZAZIONE E REPRESSIONE NON FERMANO IL MOVIMENTO NO TAV!

Inviato da redazione il Mar, 30/07/2013 - 08:47
no tav

     
Non sono bastate le perquisizioni e le denunce per fantomatici atti con finalità eversive e terrorismo che pochi giorni fa hanno colpito diversi militanti che ieri, con nuovi pretesti, altri tre compagni e compagne no Tav vengono aggiunti alla lunga lista degli arrestati con l'unica colpa di resistere alla criminale e pervicace devastazione di un territorio. 
Unito a ciò il solito corollario di fogli di via e denunce per altri 17 compagni/e.
Tutto ciò segna la recrudescenza di uno scontro politico giocato ormai più a livello di immagine e di impossibilità di ammettere l'inevitabile ed assodata sconfitta da parte della lunga teoria, trasversale a tutto lo schieramento politico istituzionale (riproducendo le “larghe intese” governative e che vede le sue punte di lancia nel PD piemontese), di coloro che vogliono un'opera giudicata inutile ed estremamente costosa anche dalla vicina Francia (che ha sospeso i lavori) e dalla Germania che è intenzionata a rivedere l'intera politica dei trasporti fondata sull'alta velocità.      
Ma crediamo che anche questa volta – e il movimento no Tav conforta quotidianamente ciò – sia una semplice illusione quella che anima e agita i fautori della linea Tav e i loro sgherri in divisa. 
La risposta e la mobilitazione di massa sono state infatti immediate nel respingere al mittente questo ennesimo tentativo di criminalizzare chi si oppone a una guerra di bassa intensità dichiarata da anni contro un vasto movimento di lotta popolare che, a ogni livello, ha saputo praticare incompatibilità e insubordinazione contro le espressioni di un dominio di classe colpevole di militarizzare un intero territorio e barattare un'intera popolazione nel nome di un presunto progresso che si aggiunge alla macelleria sociale e precarizzazione delle vite di milioni di proletarie e proletari.  
Esprimiamo quindi vicinanza e solidarietà a Gaia, Domenico e Gabriele e a tutti i compagni e le compagne colpiti da questo ennesimo criminale attacco dell'apparato repressivo condividendone la scelta di essere dalla stessa parte della barricata contro il capitalismo in tutte le lotte che, dalla Val di Susa ai cancelli dei magazzini della logistica, tentano di porre le condizioni per un cambiamento dello stato di cose presente.   

Gaia, Domenico e Gabriele liberi subito!
La solidarietà è un'arma, usiamola!

I compagni e le compagne del Csa Vittoria di Milano  

www.csavittoria.org