Sda carpiano : crumiri e mafiosi all'attacco del presidio

Inviato da redazione il Mar, 26/09/2017 - 12:16
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Nella serata di ieri 25 settembre un gruppo di crumiri e sgherri arrivati appositamente da altre città, organizzati dai padroni, ha attaccato con bastoni e coltelli l'assemblea dei lavoratori in presidio fuori dai cancelli. La determinata risposta operaia ha costretto ad una precipitosa fuga i prezzolati provocatori. Purtroppo due lavoratori sono stati portati via in ambulanza, tra cui uno ferito alla mano nel tentativo di parare una coltellata diretta all'addome. La vertenza, iniziata ormai da una settimana, con scioperi e attestati di solidarietà da parte di tutti i magazzini Sda, continua, e anzi questa ennesima provocazione non fa che rafforzare le ragioni della lotta che non si fermerà fino alla vittoria.

A FIANCO DEI LAVORATORI IN LOTTA!

COLPISCONO UNO COLPISCONO TUTTI

I compagni e le compagne del Csa Vittoria

alleghiamo comunicato del Sicobas:

GRAVISSIMA AGGRESSIONE SQUADRISTA CONTRO OPERAI SDA IN SCIOPERO A CARPIANO

I facchini della SDA di Carpiano organizzati con il SI Cobas sono in sciopero da oltre una settimana per ottenere garanzie contro i licenziamenti dopo un improvviso cambio di appalto.

Ieri sera lunedì 25 settembre, poco dopo le ore 21, squadracce filopadronali provenienti da diverse città, composte da 100-200 persone, hanno aggredito il presidio di operai che ininterrottamente  da 8 giorni sostiene lo sciopero davanti al magazzino SDA di Carpiano, tentando di disperderlo. Un lavoratore è stato investito con un’auto lanciata a tutta velocità, e ha subito lesioni a un piede; un altro lavoratore è stato accoltellato a una mano e ha subito lesioni a un occhio. Solo la pronta e coraggiosa reazione di autodifesa degli operai ha evitato il peggio e costretto gli aggressori a ritirarsi.

Si tratta di una aggressione organizzata e preannunciata da qualche giorno sulla lista chiusa di Facebook “SDA Express Courier”, nella quale sono presenti anche dirigenti e capi SDA, oltre a padroncini di furgone, con un forte livore razzista contro gli immigrati e contro le lotte operaie e i cobas (uno di loro ha la foto di Mussolini sul proprio profilo), e provenienti da diverse province, soprattutto del Sud e del Centro. Come abbiamo denunciato, a questa lista è iscritto anche il capo del Sol Cobas Fabio Zerbini, che in un post li istigava a intervenire annunciando che lunedì il Sol Cobas avrebbe cercato di forzare il blocco coi suoi iscritti (in realtà gli operai in sciopero non hanno mai impedito a chi voleva di entrare a lavorare).

Si tratta di una gravissima aggressione il cui obiettivo era sgomberare il presidio con i tipici metodi della violenza fascista, colpire i lavoratori in prima fila e demoralizzare gli altri, per indurli a e rientrare al lavoro senza le garanzie richieste (innanzitutto il mantenimento della non applicazione del jobs act in materia di licenziamenti). Questo nell’imminenza delle trattative tra la cooperativa subentrante e il SI Cobas, previste per oggi martedì dopo che domenica Poste e SDA avevano diffidato la cooperativa dal trattare con il SI Cobas. Vanno chiariti i rapporti tra i dirigenti SDA e gli autori dell’aggressione, e le loro responsabilità.

In realtà lunedì la SDA (una controllata di Poste Italiane) ha attuato una serrata, tenendo chiusi i cancelli, non solo a Carpiano, ma anche a Bologna, dove ai lavoratori che, sospeso lo sciopero, si sono recati a lavorare, non è stato permesso di entrare, in violazione della legge.

Chiamiamo tutti i lavoratori, e coloro che stanno dalla parte degli sfruttati a portare il loro sostegno ai lavoratori della SDA di Carpiano e alla loro lotta per difendere le conquiste ottenute. I lavoratori di diversi magazzini (anche a Brescia, Bologna, Roma) sono scesi in sciopero a sostegno dei loro compagni di Carpiano. L’unità e la determinazione dei lavoratori ha respinto la violenza squadrista e respingerà ogni tentativo della SDA di cancellare le conquiste strappate con la lotta!

Tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno ai compagni feriti nell’aggressione.

SI Cobas