CREARE CONFLITTO – SVILUPPARE LOTTA DI CLASSE redazione Sab, 24/06/2017 - 10:24
Le righe che seguono dovevano originariamente essere la presentazione del nostro collettivo sul nuovo sito, ma sono diventate altro e chiediamo l’attenzione di chi vorrà leggere queste riflessioni perché nel loro sviluppo, crediamo non banale seppur estremamente sintetico, c’è una parte della storia politica e delle lotte più significative di questi anni in cui ognuno o ognuna di chi legge, come anche di tutti e tutte quante noi, potrà nel bene o nel male ritrovarsi.
Ciao Alfredo: la perdita di un compagno lascia un enorme vuoto umano e politico ma la sua memoria come comunisti ci accompagnerà sempre nelle nostre lotte. redazione Gio, 24/11/2016 - 11:45

Nella note tra lunedi 21 e martedì 22 novembre ci ha lasciato il compagno Alfredo Calderazzo, un "vecchio" compagno di quello che in quegli anni chiamavamo movimento antagonista milanese.

Contributo del Centro Sociale Vittoria di Milano al dibattito del 18 luglio organizzato dai compagni e dalle compagne del Laboratorio Politico Iskra redazione Ven, 17/07/2015 - 08:40

Come compagni e compagne del C.S.A. Vittoria di Milano ringraziamo per l'invito al convegno odierno i compagni e le compagne del Laboratorio Politico Iskra scusandoci al contempo per l'impossibilità materiale a essere fisicamente presenti all'importante dibattito organizzato a Bagnoli. 

Aprile 1975 – Aprile 2010 Noi non dimentichiamo!

Inviato da redazione il Gio, 08/04/2010 - 22:13
975 fu un anno molto particolare. Si andava affermando in maniera sempre più eclatante una pesante crisi strutturale del modo di produzione capitalistico; era già da tempo finito, infatti, il boom economico quando la fase di ricostruzione post bellica e la forte accelerazione di un processo di industrializzazione, basato su un economia di scala, avevano permesso una fortissima accumulazione di profitti per una rinata borghesia nazionale. Questa nuova accumulazione di profitti aveva permesso, all’insegna delle teorie keynesiane, un intervento statale sempre più massiccio e una redistribuzione progressiva del reddito per una forte spinta ai consumi interni, ma era anche servita ad imporre, a un paese che usciva devastato dalla guerra e dal ventennio fascista, una sorta di patto sociale che prometteva la diffusione di maggior benessere, con l’allargamento del numero dei salariati in cambio di livelli di sfruttamento e profitti sempre maggiori.