LETTERA PER ALDO

Inviato da admin il Sab, 28/01/2017 - 12:41
Categoria
aldo milani,

Un saluto a tutte le compagne e i compagni in piazza oggi davanti al carcere dove tengono richiuso il compagno Aldo.
Sono Elio del Csa Vittoria di Milano e non posso partecipare
a questa iniziativa perché sono oggetto di un provvedimento giudiziario che limita la mia libertà personale e che impedisce la mia partecipazione.
Scrivo questo mio contributo dipoche righe perché vorrei proprio esserci in quella piazza, scrivo questa lettera perché la mia rabbia è troppo grande e infinita contro questa provocazione miserabile contro Aldo e i suo ruolo di responsabilità nel Sicobas.
Un sindacato certamente piccolo ma che con la sua determinazione ha avuto il grande merito di saper mettere in moto un percorso di lotte che giudichiamo tra i più  avanzati da un punto di vista di classe ..
Un movimento di lotta  che spesso è riuscito a coniugare la concretezza della lotta e la capacità di saper raggiungere obiettivi reali e tangibilii  con la prefigurazione di un'idea di società altra, radicalmente alternativa e antagonista al' attuale unita alla consapevolezza che questa società si potrà costruire solo distruggendo la miseria e la barbarie del sistema economico capitalista basato sullo sfruttamento di classe.
Questa è l'idea, questo è il progetto che con Aldo condividiamo e che ci fa sempre e comunque sentire dalla stessa parte della barricata, sempre e comunque compagni nella lotta e ancor di più quando si è colpiti dalla repressone.

tfQuesto attacco , se non fosse gravissimo, ci dovrebbe far sorridere per cosa si sono dovuti inventare per provare a fermare Aldo e il movimento di lotta dei lavoratori che lui ha contribuito a sviluppare.
Stanno provando a insinuare il dubbio, stanno provando a dividerci vogliono togliere credibilità ad un compagno e un percorso di lotta che questa credibilità se l'è guadagnata su campo, sul terreno concreto del conflitto.
Non posso essere li con voi ma questa lettera vuole essere una piccola voce che insieme a mille altre vuole gridare in faccia ai padroni che non abbiamo paura di loro, che Aldo è colpevole di stare dalla parte dei proletari che lottano e di essersi sempre esposto in prima persona in loro difesa con però la capacità di guardare avanti, alle prospettive di un movimento di classe che dovrà estendersi fino a trovare la forza di ribaltare  definitivamente i tavoli del potere.
Altro che mazzette e corruzione, altro che pacificazione in cambio di soldi. Vorrei essere davanti a quel carcere che tiene rinchiuso il nostro compagno e amico Aldo per potergli dire di stare tranquillo, che la repressione è solo acqua che ci scivola senza bagnarci, è solo nutrimento per un odio di classe che pur enorme non ci acceca perché noi conosciamo bene il nemico e le sue trappole e diffidiamo di chi è pronto a dissociarsi o non si espone per paura di diventare obiettivo della repressione.

tfIl Che diceva che bisogna inbdurirsi senza perdere la tenerezza e io non posso essere li con voi ma vorrei che Aldo sentisse il nostro grande abbraccio con l'affetto che solo i comunisti possono sentire perché è fratellanza ,è condivisione ed è la consapevolezza di avere un obiettivo più grande della vita stessa di ognuno di noi.
ciao Aldo ci vediamo presto davanti a qualche fabbrica inl lotta
con tanta rabbia, un saluto a pugno chiuso.

Elio