Tutte e tutti in piazza San Babila
17 AGOSTO ORE 17
con le Associazioni e le Comunità Palestinesi
44° sabato in piazza a fianco del popolo Palestinese
PER FERMARE IL GENOCIDIO
PER UNA PALESTINA LIBERA
DALL’OCCUPAZIONE COLONIALE SIONISTA
Incominciamo con queste due foto scioccanti per colpire l'immaginario di chi legge e per tracciare un parallelismo oggettivo tra i rastrellamenti dell'esercito nazista nel "ghetto ebraico" di Roma nell'ottobre del 1943 e i rastrellamenti effettuati dall'esercito nazi-sionista a Gaza.
Perché la storia dell’umanità, anche se in modi diversi, ripete i suoi orrori se non si cancellano le cause originarie di questi.
Scavando un po’ più a fondo dobbiamo però dire che parlare di storia dell'umanità sia certamente troppo generico e idealistico mentre invece, per essere più attinenti alla verità storica, dovremmo parlare del modo di produzione capitalistico e dei rapporti sociali e delle sovrastrutture ideologiche che esso produce.
In estrema sintesi dovremmo affermare che, in merito alla prima foto, la borghesia nazionale e il grande capitale tedesco sposarono le teorie suprematiste naziste per mettere in moto un nuovo ciclo di accumulazione di profitti dopo la sconfitta della Prima guerra mondiale.
Il nazismo, infatti, fornì gli strumenti ideologici utili al rafforzamento dell'identità e della superiorità di un'inventata " razza ariana", senza alcun presupposto scientifico, per utilizzare, come capro espiatorio per la fame e la povertà diffusa, la popolazione di religione ebraica per schiavizzarla e metterla letteralmente alle catene nel ruolo di manodopera gratuita per il boom espansionistico e bellicistico tedesco. E il malvagio connubio tra il profitto capitalistico e l'ideologia nazista ci hanno chiaramente esplicitato il rapporto dialettico tra la struttura, l'economia e i suoi interessi, e la sovrastruttura ideologica e cioè l'impianto del pensiero/cultura/arte/idealità utili alla sua sopravvivenza e il suo sviluppo.
Ci fermiamo ora solo qualche riga per sottolineare le assonanze ideologiche e sub-culturali non casuali dell'ideologia nazista hitleriana e fascista mussoliniana con gli slogan Dio-Patria-Famiglia, con i concetti di sostituzione etnica, di presunte "differenze antropologiche", di difesa della Patria, di nazionalismo, di razzismo e suprematismo, del ruolo della donna "fattrice di guerrieri", del superomismo e dell'omolesbobitransfobia, dell'antropocentrismo in relazione alla natura e alla specie animale, oggi substrato ideologico del governo Meloni/Salvini/Taiani. Ma di loro parleremo più avanti.
Nel merito della seconda foto, il sionismo e il suprematismo ebraico apparirebbero invece, per ridurne gravità e colpe, come grande idealità, come arma ideologica che ha scommesso sulla comprensibile paura della popolazione ebraica sopravvissuta all'orrore dell'Olocausto e il suo naturale bisogno di pace e sicurezza, individuandolo nella "terra promessa dai Patriarchi" quasi 3000 anni fa.
Ma questo è solo miserabile giustificazionismo del Genocidio Palestinese perché questo non è storicamente vero!!!!!
Il sionismo nasce come ideologia politico/religiosa ben prima dell'immane orrore dell'Olocausto.
Il sionismo è la pianificazione politica dell'occupazione della terra di Palestina; è la scientifica e pianificata aggressione violenta e terroristica da parte del suprematismo ebraico al popolo Palestinese per espropriarlo di acqua e terra fertile, per sottometterlo militarmente e per procedere un passo alla volta alla pulizia etnica dal Giordano al Mediterraneo e oltre, inclusa la Giordania e parte dell'Egitto se solo glielo venisse permesso.
Il sionismo è un progetto economico di sfruttamento economico di risorse energetiche espropriate al popolo Palestinese.
Israele è solo una creatura dell'imperialismo occidentale per pagare il suo debito con la storia dopo l'abisso di disumanità dell'Olocausto.
La sovrapposizione di Israele con l'ebraismo è solo una forzatura politica e l'ufficializzazione del fondamentalismo religioso ebraico, diventata legge di stato nel 2018, con il criminale assassino Netanyahu, proprio per annullare e criminalizzare ogni critica all' entità territoriale sionista Israele equiparandola ed identificandola con la religione ebraica.
Tutto questo è ancora una volta un falso storico perché migliaia di donne e uomini di religione ebraica combattono il sionismo e criticano la politica genocidaria purtroppo maggioritaria in Israele.
Ma se i presupposti sono falsi e volutamente distorti, ne discende che tutta la storia e la sua narrazione vengono falsate.
Gli attuali 150.000 tra morti feriti e scomparsi in Palestina diventano così, per le potenze imperialiste occidentali, giustificati dal diritto all'autodifesa di Israele. Si parla di pace e si inviano armi al piccolo stato canaglia. Mentre si annuncia di voler fermare l'escalation bellica gli si permette di assassinare Ismail Haniyeh che è colui che trattava per la pace. Una pace giusta che non fosse sottomissione.
Si evoca la pace mentre si uccidono bambini innocenti .... ma li si porta in Italia a morire come nel caso tragico del piccolo Seifeddin di neanche 7 mesi ferito a morte a Gaza ma seppellito a Parma con una cerimonia commovente.
Dopo più di 10 mesi che la terra Palestinese è impregnata di sangue ci vogliono far credere che lo stesso genocidio palestinese in fondo non sia altro che il diritto di Israele ad un'autodifesa preventiva.
Sono parole che suscitano orrore!
Perché la stessa eufemisticamente “evanescente” ONU attribuisce al popolo Palestinese la legittimità nell'utilizzo di ogni mezzo necessario per difendersi da una potenza colonizzatrice.
Ma l'assunto dei complici del genocidio è che Israele abbia carta bianca e protezione assicurata dalle potenze imperialiste occidentali creando così una fabbrica di sempre nuovo odio contro la loro arroganza e lo strapotere delle armi.
E nel frattempo il genocidio continua e la canaglia sionista continua a fare stragi e distruggere scuole dove si rifugiano i profughi che, nel frattempo, sono diventati 2.000.000 perché è l'intero popolo Palestinese ad essere diventato un popolo di profughi.
E nel frattempo si muore di fame e di sete oltre che di bombe perché il piccolo stato terrorista impedisce l'arrivo di aiuti umanitari e distrugge desalinizzatori e impianti idrici perché i Palestinesi devono morire o andarsene per lasciare che si realizzi il sogno sionista di un grande ghetto identitario, suprematista e razzista su base religiosa.
Ma il progetto sionista non procede perché Palestinesi sono eroicamente e tragicamente tenaci e coraggiosi. Ogni martire è una fucina d'odio inarrestabile.
Questo risulta forse incomprensibile alle popolazioni delle autoproclamate "grandi democrazie occidentali", inclusa la nuova italietta che qualcuna vorrebbe trasformare in tanti piccoli idioti balilla dediti al consumismo e pronti al richiamo della patria, ma i/le Palestinesi preferiscono morire da donne e uomini liberi sulla propria terra che vivere in ginocchio da servi e lasciare ancora la loro terra dopo l'esodo forzato della Nakba del 1948.
La lotta contro il sionismo e l'imperialismo passa dunque per il ribaltamento della narrazione, della orribile quotidianità della vita in Palestina. Passa attraverso la rivendicazione del diritto all'autodifesa, quella vera e storicamente data, del popolo Palestinese.
Passa attraverso la denuncia di ogni prevaricazione e strumentalizzazione come l'attribuzione della categoria di terrorismo alle organizzazioni combattenti e dello stesso popolo Palestinese.
Terroristi sono i sionisti, i loro amici, i loro complici internazionali.
Terroristici sono gli interessi politici ed economici, mai disgiunti, che vendono armi e trafficano con ogni strumento di morte inclusa la cyber sicurezza nella quale primeggia l'entità sionista Israele.
Terroristi sono i governi dei paesi che si girano dall'altra parte, che fomentano e si preparano militarmente ad un prossimo probabile conflitto mondiale per spartirsi la torta del profitto e del mercato globale investendo in armamenti a scapito di sanità, scuole, case e welfare sociale.
Gli assassini e i terroristi siete voi!
Da sempre, e ancor più oggi, la Palestina deve vivere in ogni lotta contro gli interessi economici e politici dell'imperialismo, deve essere posta al centro di ogni battaglia contro il nemico a casa nostra. Contro il governo Meloni/Salvini/Taiani, complice del genocidio, che sta organizzando la sua parte della barricata per affrontare i contraccolpi di un nuovo auspicabile ciclo di lotta contro le sue politiche antipopolari per fare emergere un punto di vista di classe sulla crisi.
La Palestina deve essere al centro delle mobilitazioni contro le nuove misure repressive del nuovo decreto sicurezza (DDL1660) che legano repressione di classe e razzismo, politiche securitarie e arabo/islamofobia che sono un grande passo verso la negazione del diritto ad essere opposizione reale in Italia.
Un altro passo verso la trasformazione del parlamentarismo borghese in una "democrazia autoritaria” ben rappresentata dalla "fiamma mussoliniana" evocata nel simbolo di Fratelli d'Italia. Non più però un fascismo in camicia nera, troppo smaccato e appariscente e quindi poco utile agli interessi del grande capitale e della borghesia nazionale italiana, ma una dittatura di classe basata su ogni possibile forma di controllo sociale congiuntamente alla negazione, via via sempre più rivendicata e formale, dei diritti sociali, politici e sindacali, con l' azzeramento di ogni forma di opposizione che non rientri nei paletti della compatibilità politica e economica imposta dalla crisi.
La Palestina deve essere all'interno di un nuovo ciclo di lotte.
La bandiera della Palestina come simbolo di Resistenza all'imperialismo e al sionismo va alzata in ogni mobilitazione.
Con il popolo Palestinese e la sua Resistenza contro il sionismo e il colonialismo!
Contro il sionismo e i suoi complici nel mondo e in Italia.
FERMIAMO IL GENOCIDIO PALESTINESE!
PER IL DIRITTO ALL'ESISTENZA, ALLA RESISTENZA E ALLA LIBERA AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO PALESTINESE!
PER IL DIRITTO AL RITORNO DEI PROFUGHI!
BASTA COLONIALISMO! BASTA SIONISMO!
PER UNA PACE GIUSTA!
Csa Vittoria
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