23 Novembre, 59° sabato per la Palestina-Fermiamo il genocidio a Gaza e l'invasione in Libano

Inviato da redazione il Ven, 22/11/2024 - 11:01
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IN AVVICINAMENTO ALLA GRANDE GIORNATA DI MOBILITAZIONE A FIANDO DEL POPOLO PALESTINESE DEL 30 NOVEMBRE CON CORTEI A ROMA E MILANO.

Per fermare l'escalation di guerra!

Per fermare il genocidio del popolo palestinese e l'invasione del Libano.

Per affermare la nostra solidarietà al popolo palestinese e alla sua resistenza. 

No allo stato di polizia - No al ddl 1660. 

 

23 novembre ore 15

59° sabato in piazza per la Palestina partenza Porta Romana - termine San Babila

partecipiamo tutte e tutti alla manifestazione indetta dalle Associazioni palestinesi di Milano.

 

Riportiamo il senso di parole di una madre palestinese di 5 figli sterminati dalla disumanità sionista: 

 ... useremo la tela bianca delle lenzuola per avvolgere i corpi martoriati dei miei 5 figli martirizzati, ma non useremo mai la stessa tela per alzare la bandiera bianca.

Questa è la Palestina e il motivo per il quale è diventata un riferimento mondiale per la capacità di resistere all'imperialismo al sionismo e all' orrore del genocidio.

In preparazione di un nostro ragionamento per il lancio della giornata nazionale del 30 novembre facciamo girare solo alcune riflessioni.

gaza

Ecco l'etica dell'entità sionista israele e questo è il trattamento riservato ai prigionieri palestinesi dall' "esercito più morale del mondo" dopo il rastrellamento nazista a Jabalia degli scorsi giorni.

Sono foto che ogni media mondiale servo dell'imperialismo Usa e schierato con gli assassini sionisti, non farà mai vedere.

Nessuno di costoro, nel loro imbarbarimento disumano e nel loro razzismo, scriverà mai del dottor Adnan Al-Bursh, importante chirurgo ortopedico di gaza, stuprato e torturato a morte dopo essere stato rapito nel dicembre e portato nel campo di concentramento di Sde Teiman, come riportato dalle testimonianze rese all'associazione israeliana HaMoked che si occupa di tutela legale dei prigionieri palestinesi. Nessuno mostrerà i cadaveri dei 5 ragazzi assassinati ieri in Cisgiordania e ancora le tende bruciate e le centinaia di morti degli ultimi giorni a Gaza. Nessuno mostrerà le foto della strage di Palmyra in Siria e degli ultimi bombardamenti in Libano. 

Nel silenzio generale del "democratico" occidente che anzi, per il voto contrario degli Usa, ha bloccato la risoluzione del consiglio di sicurezza dell'Onu che intimava a Israele il cessate il fuoco a Gaza. Nessun media servo schifoso dell'imperialismo Usa e del sionismo genocida, nessuna testata con i diversi colori politici che sostengono gli interessi delle diverse fazioni della borghesia italiana ha denunciato la barbarie delle nuove leggi razziste promulgate dalla Knesset, il parlamento israeliano.

Queste nuove leggi sanciscono che le famiglie dei palestinesi accusati di "atti di terrorismo" possano, anche senza processo, essere deportate a Gaza e che i bambini palestinesi di 12 anni potranno essere condannati all'ergastolo palesando il disprezzo per le minime regole di civiltà oltre che un razzismo spregevole per l’evidente la discriminazione.

https://pagineesteri.it/2024/11/08/medioriente/israele-nuove-leggi-permetteranno-lergastolo-per-i-bambini-arabi/

Ma davanti alla loro complicità noi non possiamo sentirci vinti dalla rabbia per il senso dell’impotenza davanti all'impunità, davanti alla vittimizzazione dei carnefici e al racconto deformato dei media filosionisti. Dobbiamo imparare dal popolo palestinese che guarisce dalle ferite individuali riversandole nel percorso collettivo della Resistenza alla barbarie della pulizia etnica e del genocidio e davanti alla violenza della complicità dei governi mondiali ed è per questo che dobbiamo continuare a essere in piazza con l'impegno etico e militante di tutte e tutti e lavorare tutte e tutti per la giornata di mobilitazione nazionale unitaria del 30 novembre con la partecipazione di massa ai cortei di Roma e Milano.

gaza

Il governo Meloni si muove a suo agio in questa fogna nera di disumanità. Attende di conoscere le "nuove" strategie del paese guida dell’imperialismo mondiale, pronta a farle proprie ed eseguirne gli ordini sempre alla conferma di una legittimazione politica.

Nel frattempo, il capitalismo italiano è già proiettato verso un'economia di guerra con lo scorporo delle spese miliardarie (rapporto deficit/Pil) per nuovi armamenti e nuove tecnologie belliche brevettate da Israele e non solo. La tendenza alla guerra, all'economia di guerra e processi di trasformazione dello stato in senso autoritario sono i processi globali davanti ai quali ci troviamo e a cui dobbiamo contrapporci. Il DDL liberticida 1660, come ormai ribadiamo da tempo, è prodotto della cultura identitaria e fascista del governo Meloni, ed è un ulteriore grave e pericoloso smottamento verso uno stato autoritario gestito da un governo impregnato dalla cultura fascistoide delle gerarchie, del comando, dell'imposizione violenta di regole. Un assetto politico istituzionale funzionale alla salvaguardia del potere economico e consono al proprio ruolo di ottuso cane da guardia. Un governo che raccoglie un'accozzaglia di pericolosissimi cialtroni e, all'insegna del "Dio Patria e famiglia", sparge a piene mani la sua paccottiglia ideologica fascista e reazionaria mentre elargisce elemosine e saccheggia il welfare e i salari e toglie diritti e libertà.

La solidarietà al popolo palestinese è all'interno della lotta contro l'imperialismo e contro i complici del genocidio palestinese e dell'attacco alle condizioni di vita di milioni di lavoratori e lavoratrici, di milioni di precari e precarie, e dei milioni di donne e uomini che sono costretti a sopravvivere pur lavorando o a vivere in condizioni di povertà parziale o assoluta. Ognuno deve fare la sua parte. 
 

PER IL DIRITTO ALL'ESISTENZA, ALLA RESISTENZA,

AL RITORNO DEI PROFUGHI E AD UN LIBERO PROCESSO DI AUTODETERMINAZIONE.

Contro l'imperialismo e per una Palestina libera dal cancro del sionismo.

Perché si chiamava Palestina, si chiama Palestina e si chiamerà per sempre Palestina! 
 

Con la Palestina nel cuore!

 

La solidarietà implica anche concretezza.

A breve verrà inviato a Gaza quanto raccolto nelle ultime settimane e nella serata tenutasi con Sama Jabr al Csa Vittoria. Fai a tempo a contribuire, invia anche solo pochi importantissimi euro.

Troverai le indicazioni sul sito https://www.ricostruiamoasilovik.it/

 

Invitiamo la visione del video promosso dal sito “Invicta Palestina” sui crimini di guerra del’ IDF 

https://www.youtube.com/watch?v=UVS6NnWGAyE