25 gennaio INTERNAZIONALISTA: ore 14 Defend Rojava-ore 15 68° corteo per una Palestina Libera

Inviato da redazione il Mer, 22/01/2025 - 16:28
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25 GENNAIO 2025 GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALISTA

con due mobilitazioni a cui invitiamo tutte e tutti a partecipare

ore 14 - PRESIDIO in San Babila in difesa del diritto all'Autodeterminazione del popolo curdo, contro il terrorismo fascista turco in difesa delle popolazioni del Rojava.

ore 15 - 68° CORTEO con partenza da piazza Loreto

a fianco del popolo Palestinese organizzato dalle associazioni palestinesi.

Perché il popolo palestinese e la sua legittima Resistenza hanno insegnato al mondo intero il significato delle parole orgoglio, dignità, coraggio, SUMUD! Per il diritto all'esistenza, alla Resistenza, al ritorno dei profughi alla libera Autodeterminazione del popolo palestinese.


KURDISTAN LIBERO! DEFEND ROJAVA!

gaza

perché la Turchia fascista dell'assassino terrorista Erdogan vuole distruggere l'esperienza in Rojava di "democrazia diretta" e di convivenza pacifica tra diverse etnie. 

DEFEND ROJAVA. Il presidio si terrà anche in preparazione del corteo indetto dalla Comunità Kurda il prossimo 15 febbraio in occasione del 26esimo anno di detenzione di Abdullah Ocalan.


PER FERMARE DEFINITIVAMENTE IL GENOCIDIO PALESTINESE!

PER UNA VERA PACE IN MEDIO ORIENTE

FUORI DALLA STORIA IL COLONIALISMO SIONISTA!

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L'abbiamo detto, scritto, condiviso urlandolo insieme ad altre migliaia di altre e altri solidali in piazza per 67 sabati senza mai fermarci:

Il popolo palestinese e la sua Resistenza hanno dato al mondo intero una lezione di umanità, coraggio, orgoglio, dignità e capacità di sopravvivenza che ha cambiato e cambierà la storia. Un piccolo grande popolo che a Gaza, in una striscia di terra di 40km per 10km sulle rive del Mar Mediterraneo, ha fatto naufragare l'arroganza, la prepotenza, il terrorismo e la violenza genocida della banda di assassini sanguinari con la bandiera dell'entità sionista Israele. Un piccolo grande popolo che ha dato vita ad una Resistenza che ha retto all'attacco di un esercito tra i meglio armati al mondo. Una Resistenza che ancora oggi è in grado di infliggere colpi mortali al nemico occupante.

Nonostante le decine di migliaia di morti, la distruzione fino al 90% delle case, ospedali, chiese, moschee, asili, scuole e università.

Una Resistenza armata civile e popolare che trae linfa dal SUMUD palestinese impossibile da vincere che, dopo 16 mesi di GENOCIDIO per bombe fame sete, mancanza di igiene e malattie, non è stata annientata ma anzi costringe l'entità sionista Israele a trattare. Un popolo e una Resistenza che, indissolubilmente legati, stanno dando lezioni di moralità e di umanità anche nello scambio di prigionieri. Le immagini delle prime 3 prigioniere israeliane rilasciate, nonostante le disumane condizioni di privazione di ogni mezzo di sussistenza da parte del popolo palestinese, testimoniano la differenza di trattamento con i/le prigioniere/i palestinesi che hanno immediatamente denunciato le orribili condizioni di detenzione in quella che ancora viene servilmente definita "l'unica democrazia medio orientale" dai media amici del sionismo. 

Regime di solamente assoluto, celle senza finestre e senza aria, bollenti o gelate, razionamento punitivo del cibo e dell'acqua, impossibilità di lavarsi, trattamento umiliante con la costrizione alla nudità, lancio di gas urticante nelle celle, fino alla tortura e l'omicidio. Questa è la normalità delle carceri dell'entità sionista israele.

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In queste ore migliaia di palestinesi sono in cammino per ritornare nel nord di Gaza completamente raso al suolo.

Anche questo è un potentissimo segnale di Sumud e attaccamento alla Palestina: meglio una tenda provvisoria sulla terra dove si è nati che accettare la deportazione.

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Ma la domanda legittima che tutte e tutti ci poniamo è se l'attacco genocida sia finito. Seguita da quella fin troppo ingenua che si interroga se il popolo palestinese ora possa procedere verso un futuro di pace.

Non siamo in grado di prevederlo e non ci fidiamo dei sionisti di ogni colore politico, come il tradimento infame della strage di civili a Sabra e Chatila del 1982 ci insegna e ci ricorda. Quello di cui noi siamo certi è che l'entità sionista israele NON HA VINTO ma ci proverà e riproverà fino a che la sollevazione popolare mondiale non la spazzerà dalla storia. Nelle scorse ore un cecchino dell’IDF ha sparato a Rafah e ucciso un ragazzino e le canaglie con la divisa sionista sono entrate nelle case in Cisgiordania minacciando la popolazione civile e intimando loro di evitare i festeggiamenti per la liberazione degli ostaggi palestinesi. 

Cercano e cercheranno la provocazione per ricominciare il genocidio perché quello è il loro scopo ultimo per l'affermazione del sogno sionista di una Grande Israele.

PRIMA GAZA E ORA LA CISGIORDANIA

La deputata Elise Stefanik, nominata da Trump ambasciatrice all' Onu per gli USA, dichiara impunemente che "l'annessione della Cisgiordania è un diritto biblico" di israele.  Nel frattempo, continuano gli incendi e il saccheggio di terre e beni palestinesi in Cisgiordania da parte dei coloni sionisti, armati anche con armi e munizioni italiane (Beretta e Fiocchi), che dichiarano che a Gaza e in Cisgiordania non c'è posto per i palestinesi.

L'assassino Netanyahu, dopo il progressivo ritiro da Gaza, ha rivolto la sua attenzione criminale verso la Cisgiordania incominciato l'intensificazione della oppressiva presenza militare con la nuova operazione di guerra "Muro di ferro in Cisgiordania" che si sta traducendo in nuove devastazioni e morti.

Mentre scriviamo viene ufficializzato il numero di 10 martiri e decine di feriti a Jenin mentre la Resistenza lancia l'appello alla mobilitazione. 

L'Autorità palestinese, per provare la sua efficienza e la sua sudditanza all'entità sionista israele e agli USA, aveva provato nelle scorse settimane ad imporre con le armi il silenzio al popolo palestinese, ma ha fallito e il padrone ha tirato il guinzaglio ed è entrato direttamente in gioco.

IL SIONISMO NEGA IL DIRITTO ALL'ESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE IN QUANTO TALE MA FINCHE' ESISTERA' IL SIONISMO AD ESSO SI OPPORRA' LA LEGITTIMA RESISTENZA PALESTINESE, anche se questo ha comportato, comporta e comporterà il sacrificio tragico e insopportabile di vite umane per il quale il sionismo e i suoi complici saranno giudicati e condannati dal tribunale della storia.

Quello che abbiamo imparato in 76 anni di oppressione coloniale, e che questi 15 mesi ci hanno confermato, è che senza Resistenza non ci sarà futuro per il popolo palestinese  e che "pace" non vuole dire sottomissione, non vuole dire pacificazione e che il grido di sofferenza e di Resistenza che è arrivato al mondo intero da Gaza significa che nulla potrà cancellare il diritto all' esistenza, alla resistenza e alla Autodeterminazione del popolo palestinese

27 gennaio - Giornata della Memoria - MAI PIU' VUOLE DIRE MAI PIU' PER NESSUNO!

Sulla "Giornata della Memoria" e contro il negazionismo antisemita abbiamo speso molte parole nella denuncia politica e nelle ricostruzioni storiche della barbarie e dell'orrore nazista e continueremo a farlo. Anche in questa tragica ricorrenza e senza voler offendere la sensibilità di nessuno, crediamo però vada assolutamente denunciato l'utilizzo strumentale dell'Olocausto che di questo fa il sionismo per giustificare l'oppressione e il genocidio del popolo palestinese. Il sionismo in quanto teorizzazione e apologia di colonialismo, fondamentalismo messianico, suprematismo religioso e razzismo è il peggiore nemico della religione ebraica perché, appropriandosene, sta sporcando la memoria dell'Olocausto sminuendo il ricordo dell'orrore dei campi di concentramento e delle camere a gas rendendo un servizio ai negazionisti antisemiti.

Per evitare ripetizioni giriamo il link al nostro 16° appello - 27 gennaio 2024 - nel quale tracciamo una breve ricostruzione storica e poniamo le basi per un’equiparazione tra nazismo e sionismo, pur in contesti storici molto diversi, come fenomeni ideologicamente e purtroppo anche concretamente molto simili.

https://www.csavittoria.org/it/internazionalismo/16deg-sabato-piazza-la-palestina-milano-attenzione-corteo-spostato-domenica-28

- Nelle riflessioni che pubblicheremo nei prossimi giorni cercheremo invece di affrontare il "nuovo mondo" la nuova "età dell'oro" promessa dal Trumpismo. Quella che noi crediamo sia invece una nuova "legge della giungla" imposta dall'imperialismo, a partire dalla tendenza alla formazione di nuove forme di centralizzazione del capitale come passo successivo della concentrazione monopolistica e del processo di trasformazione in senso sempre più autoritario della "democrazia parlamentare". E di come tutto questo si trasformi in un peggioramento delle condizioni di vita e di agibilità politica per ogni forma di "dissenso democratico" e di una più coerente opposizione di classe.

Segnaliamo, a questo proposito, un, crediamo argomentato, ragionamento economico/politico sulle linee di tendenza di questa fase. 

https://www.csavittoria.org/it/capitalelavoro/crisi-concorrenza-internazionale-guerra-crisi-climatica-trasformazione-autoritaria

gaza

Ci vediamo sabato tutte e tutti in piazza SAN BABILA alle ore 14 per difendere il Rojava e poi prendiamo insieme la metropolitana per raggiungere la partenza del corteo PER UNA PALESTINA LIBERA!!!

GAZA VIVE!

CON IL POPOLO PALESTINESE E LA SUA RESISTENZA!

FUORI IL SIONISMO DALLA STORIA!

 

Entra qui per contribuire alla campagna di raccolta fondi per Gaza: https://www.ricostruiamoasilovik.it/