LA SOLIDARIETA' AL POPOLO PALESTINESE E ALLA SUA RESISTENZA SONO UN PUGNO IN FACCIA AL GOVERNO MELONI! SABATO 14 SETTEMBRE tutte e tutti in piazza!
Le associazioni e organizzazioni palestinesi di Milano indicono il 49° sabato di mobilitazione ininterrotta a fianco del popolo palestinese e della sua resistenza.
CORTEO A MILANO : FERMIAMO IL GENOCIDIO SUBITO!
Partenza da Porta Romana ore 15.30 con arrivo in Piazzale Corvetto
... Al di là di questo mare c'è un popolo fratello: ogni lotta aiuta un altra lotta, ogni colpo sparato sul nemico sionista in Italia colpisce chi comanda. Coi popoli in rivolta si muove oggi la Storia, Rivoluzione, fino alla vittoria!
dalla canzone "Palestina" del 1973 del gruppo di compagne e compagni che poi diedero vita agli Stormy Six.
LA SOLIDARIETA' AL POPOLO PALESTINESE E ALLA SUA RESISTENZA SONO UN PUGNO IN FACCIA AL GOVERNO MELONI!
La solidarietà alla Palestina è parte integrante della nostra opposizione contro il razzismo, come strumento di divisione tra lavoratori e lavoratrici, contro la xenofobia e l'oscurantismo del governo Meloni/Salvini/Taiani. Contro l'islamofobia e l'arabofobia sparsa a piene mani da un governo di razziste e razzisti in doppiopetto.
La solidarietà alla Palestina è parte integrante della nostra opposizione alle sue leggi contro gli immigrati, contro l'organizzazione del dissenso e contro le lotte in fabbrica, scuola, casa e quartiere, contro il diritto al futuro di milioni di giovani lavoratori precari e precarie, disoccupati e disoccupate in tutta Italia. Contro la cultura! Perché è sull'ignoranza che si costruisce consenso e con l'ignoranza che si impone il comando di chi ha il possesso dei mezzi di produzione.
La solidarietà alla Palestina è parte integrante della nostra lotta contro il nuovo decreto 1660 come chiaro segno di un ulteriore pericoloso salto di qualità nella trasformazione in senso sempre più autoritario da parte di un governo servo del potere economico e delle sue esigenze di accumulazione di profitto sulla pelle della vita e del futuro di milioni di proletarie e proletari. Eliminando e distruggendo il diritto ad un'opposizione vera e di classe al di fuori del teatrino delle compatibilità definito dalla classe al potere.
La solidarietà alla Palestina è parte integrante della nostra opposizione contro le politiche del blocco imperialista occidentale Usa/Nato/Europa/Italia che difende l'entità sionista Israele come ultimo baluardo del colonialismo occidentale in Medio-Oriente.
Un colonialismo che ha le sue fondamenta negli interessi economici, politici ,religiosi del suprematismo sionista.
La nostra solidarietà al popolo palestinese ha invece le sue radici nell'abbraccio dell'umanità e della solidarietà tra le classi sfruttate in ogni angolo del mondo e non dei suoi governi burattini delgi interessi economici dell'imperialismo.
foto significativa della prima Intifada del 1987
Con l'avvicinarsi della ricorrenza del 7 ottobre 2023, di cui avremo modo di parlare nelle prossime settimane, crediamo necessario ricostruire qualche significativo pezzo della storia decennale di crudeltà e disumanità inflitta al popolo palestinese.
Da quel giorno il nostro è stato un continuo invito ad andare in profondità, a leggere libri che raccontino con la letteratura, con la poesia, con storie di vita vissuta, con la ricostruzione storica, gli ultimi cento anni di storia del popolo palestinese per spiegarsi quel giorno di ribellione, quell'incursione fuori daicancelli e dal filo spinato del lager a cielo aperto di nome Gaza.
Citiamo brevemente in questa occasione solo una strage spesso dimenticata perchè sepolta con le ruspe, la strage diTantura, e un massacro di popolazione civile di proporzioni incalcolabili di fronte a cui il mondo si è inginocchiato e ha pianto per l'orrore per poi girarsi dall'altra parte come oggi davanti al genocidio in corso.
E lo facciamo come ennesimo pugno in faccia al governo Meloni, ai complici del genocidio e a tutti quei bempensanti pronti ai ... ma e ai però, posti davanti a queste parole: pulizia etnica e genocidio.
Perchè il problema , ancora una volta non è solo la ferocia di Netanyahu del suo governo di assassini genocidari, responsabili di apartheid e di pulizia etnica, il problema è il sionismo, come cancro colonialista imposto sulla terra Palestinese.
1948 nascita dell'entità sionista Israele imposta dall'occidente.
1948 - la Nakba - la catastrofe per il popolo palestinese.
La pulizia etnica : più di 600 villaggi e città palestinesi furono sgomberati e rasi al suolo. più di 750.000 palestinesi furono costretti alla fuga sotto la pressione delle armi delle bande terroristiche sioniste. Chi non accettava il futuro da profughi veniva ucciso. E furono decine i massacri per "convincere" la popolazione a lasciare la loro casa la loro terra, la loro vita.
Della strage di Tantura di cui parla con orrore la bravissima combattente per la Resistenza e scrittrice Suaad Genem nel suo libro "il racconto di Suaad".
Tantura, un pacifico paese palestinese sul mare, diventato oggi una località turistica israeliana. Ma, sotto le fondamenta di quelle villette sul mare, ci sono ancora sepolti i corpi di forse 300 palestinesi assassinati; tra questi corpi ci sono quelli di almeno 85 ragazzi messi al muro e giustiziati con un colpo di pistola alla testa. Nessuno ha mai pagato per queste stragi e questo sangue ricade sui complici del sionismo.
Nei prossimi giorni cadrà l'anniversario di una data che è una pietra miliare nella sofferenza di un popolo: il massacro di Sabra e Chatila, 16 settembre 1982.
Riprendiamo le nostre righe dal documento "Io sto con la Palestina"(vedi link in allegato)
- L'esercito israeliano circondò in forze il campo profughi e lo illuminò a giorno con i suoi fari affinché nessuno potesse sfuggire alla morte. Era il settembre 1982 e, dopo mesi di assedio di Beirut ed il massacro della popolazione civile, l’OLP firmò un accordo accettando il trasferimento a Tunisi dei circa 15.000 combattenti presenti nel campo, ponendo la condizione che venisse garantita assoluta protezione alle donne, agli anziani e alle bambine e ai bambini rimasti nel campo. Il comando USA si assunse questa responsabilità insieme ai comandi militari italiani e francesi (le famose forze di interposizione) e invece... dalle prime luci dell'alba del 6 settembre cominciò il massacro.
Per due giorni e due notti i fascisti della falange cristiano-maronita fecero scempio dei corpi di donne e anziani, bambine e bambini. Decapitazioni e smembramenti, stupri ed esecuzioni, con una caccia al Palestinese nei vicoli stretti del campo profughi illuminati dai potenti fari israeliani, testimoniati dalla stampa internazionale appena le venne permesso di entrare nel campo tra mucchi di cadaveri sventrati:
“Furono le mosche a farcelo capire. Erano milioni e il loro ronzio era eloquente quasi quanto l’odore. Grosse come mosconi, all’inizio ci coprirono completamente, ignare della differenza tra vivi e morti.” Dalla testimonianza di Robert Fisk giornalista statunitense che invitiamo a leggere.
https://nena-news.it/sabra-e-shatila-ce-lo-dissero-le-mosche/
Per dare "un pugno in faccia" al governo Meloni complice del genocidio, per non lasciare solo il popolo palestinese e la sua Resistenza.
Per una Palestina libera dall'oppressione coloniale sionista!
Per una Palestina libera terra di pace e di convivenza.
Fuori le truppe d'occupazione come primo passo per un cessate il fuoco immediato e duraturo.
Per il diritto all'esistenza, alla resistenza, al ritorno dei profughi e ad un percorso di libera autodeterminazione del popolo palestinese !
SABATO 14 SETTEMBRE TUTTE E TUTTI AL CORTEO A MILANO
Csa Vittoria
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