Tnt-Fedex: continua la lotta contro il “piano Marchionne” della logistica

Inviato da redazione il Dom, 02/08/2020 - 21:40
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assemblea si cobas fedex tnt

 

Riceviamo e pubblichiamo, con un nostro breve commento, il comunicato del SiCobas nazionale sulla vertenza Fedex Tnt dopo gli ultimi  incontri in prefettura del 30 luglio  e di oggi lunedi 3 agosto.

L'arrogante e violento muro alzato dalla Fedex, che già si poteva ben comprendere dall'utilizzo quotidiano di polizia e carabinieri e del loro piccolo nero esercito privato, sta ad indicare la nuova strategia dei padroni americani per quanto riguarda le relazioni sindacali e i rapporti dentro  agli hub della logistica.

Nessuna relazione sindacale, nessuna contrattazione, massima libertà d'azione e controllo totale della forza lavoro senza alcuna possibilità di difesa e sindacalizzazione, nessuna presentazione di piani di sviluppo aziendale proprio per non allarmare i lavoratori e predisporli a proteste,  in un mercato del lavoro a soffietto che loro intendono definire con l'unico parametro del loro profitto.

Queste sono le "nuove forme di democrazia"  che i padroni americani stanno esportando in Italia e con le quali ci dovremo confrontare in futuro.
Dobbiamo avere quindi  la consapevolezza che la questione centrale  di questa difficile battaglia esula dall' aspetto meramente sindacale per trasformarsi in una lotta politica che mette in discussione il potere e il comando per provare a modificare i rapporti di forza complessivi in una fase di profonda crisi.
 Una questione quindi centrale con la quale il Patto d'Azione si dovrà confrontare insieme agli attacchi tutti politici e di potere che la confindustria sta organizzando contro il lavoro e alla complessità di una situazione di una ancor maggiore estrema gravità che ci troveremo di fronte da settembre in poi.
I padroni stanno facendo la loro parte di lotta di classe cogliendo l'occasione della crisi per uno strappo autoritario che vuole ridiscutere decenni di garanzie e diritti .


Organizziamoci al meglio per raccogliere questa sfida.


I compagni e le compagne del Csa Vittoria

Il Csa Vittoria aderisce al Patto D'azione per un fronte di classe anticapitalista.

     

Segue comunicato SiCobas nazionale

    TNT-Fedex: continua la lotta contro il “piano-Marchionne” della logistica

    Dopo la tre giorni di sciopero nazionale con cui il SI Cobas ha bloccato l’intera filiera TNT-Fedex e da cui i padroni si stanno ancora leccando le ferite, nella giornata di ieri (lunedì), si è svolto fino a tardo pomeriggio il tavolo in Prefettura convocato dal Prefetto di Milano nel tentativo di trovare una soluzione a questa lunga e dura vertenza.

    All’incontro presso l’ufficio territoriale del Governo abbiamo ribadito i 3 punti-cardine delle nostre rivendicazioni:
    1- reintegro di tutti i licenziati Adecco che su indicazione del SI Cobas non hanno accettato l’incentivo all’esodo proposto dall’azienda.
    2- presentazione da parte di Fedex-TNT di un Piano industriale che chiarisca una volta e per tutte quali sono gli orientamenti presenti e futuri dell’azienda in Italia.
    3- convocazione di un tavolo di confronto nazionale sulle molteplici problematiche e vertenze aperte sui singoli magazzini e coi singoli fornitori.

    I rappresentanti di FedEx presenti al tavolo hanno ancora una volta fatto orecchie da mercante, dichiarando che sono disponibili a reintegrare 15 licenziati ma alle loro condizioni. Tradotto in soldoni: “chi riassumere lo scegliamo noi, lasciando a casa i lavoratori e i delegati più combattivi e che con maggior convinzione hanno preso parte agli scioperi”. È evidente che si tratta di una condizione inaccettabile, che ripropone con forza logiche arbitrarie e unilaterali tese a delegittimare il ruolo e il peso del SI Cobas (principale sindacato in TNT-Fedex per numero di iscritti).
    Ciò è risultato chiaro dalla volontà, resa esplicita in Prefettura, di chiudere definitivamente le porte alla stagione della contrattazione che in questi 10 anni ha consentito ai lavoratori di porre fine allo sfruttamento e ai ricatti e al caporalato del sistema delle fibre cooperative, scaricando in toto sui fornitori in appalto l’onere delle relazioni sindacali.

    Non è un caso che anche di fronte all’ipotesi di un tavolo nazionale FedEx continui ad opporre una netta chiusura, e che la stessa richiesta di un piano industriale sia stata accolta con un silenzio di tomba, tipico di chi non conosce altro “piano” al fuori della massimizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite (tradotto: precarietà, licenziamenti e smantellamento dei siti ritenuti meno remunerativi).

    In questo quadro, risulta quasi goffa la mossa ordinata in queste ore da FedEx ai suoi fornitori, i quali si sono affrettati a comunicarci in via “solenne” che sebbene il committente sia uscito da Fedit per aderire al cartello padronale di Assolombarda, gli accordi nazionali siglati col SI Cobas negli ultimi 5 anni manterranno la loro validità.
    Con tutto il rispetto per i fornitori, ci sembra evidente che queste rassicurazioni siano mosse più dalla necessità di spegnere il fuoco del malcontento e delle preoccupazioni sempre più diffuse anche tra i lavoratori non iscritti al SI Cobas, che da un effettiva capacità dei fornitori di poter garantire in futuro il rispetto di quegli accordi.

    In mancanza di un piano industriale che renda pubbliche in maniera trasparente le reali mire di FedEx in Italia, e a fronte di un orientamento ormai chiaramente teso a ridimensionare il peso del settore domestico e a puntare tutto sul business dell’Internazionale, ogni impegno dato dai fornitori lascia il tempo che trova…

    Lunedì 3 agosto si svolgerà il secondo e a detta di FedEx ultimo tempo della trattativa.

    Nell’ultima settimana i lavoratori hanno preso ancora più coscienza che lo scontro in atto non riguarda solo i licenziati Adecco, bensì che questi ultimi sono solo la punta dell’iceberg di un offensiva nazionale alle conquiste strappate in questi anni in tutti i magazzini: un offensiva che ricorda molto da vicino il Piano-Marchionne che dieci anni fa in FCA consentì agli Elkann-Agnelli di radere al suolo il sindacalismo di classe e con esso decenni di conquiste e di avanzamenti per tutta la classe lavoratrice.

    La riuscita straordinaria della 3 giorni di sciopero nazionale in tutti i principali hub TNT-Fedex, e l’impotenza dei padroni di fronte alla determinazione dei facchini del SI Cobas hanno dimostrato che per la multinazionale americana non sarà per niente facile replicare nella logistica quanto è avvenuto in FCA…

    Contrariamente a quanto credono i padroni, la battaglia sarà lunga indipendente dagli esiti del tavolo di lunedì.

    La crescita costante delle mobilitazioni e della solidarietà di ampi settori di lavoratori e attivisti, il supporto prezioso del Patto d’azione su scala nazionale, e il percorso che si è messo in moto in questi giorni per arrivare a una grande Assemblea dei delegati be dei lavoratori combattivi di ogni categoria e sigla sindacale nell’ultimo weekend di settembre, sono per noi un ulteriore sprone a proseguire una lotta i cui esiti peseranno nel presente e nel futuro dei lavoratori di tutto il settore trasporti e logistica, e non solo.

    Milano, 31-7-20

    SI Cobas nazionale

    http://sicobas.org/2020/08/01/comunicato-tnt-fedex-continua-la-lotta-co