FERMIAMO LA GUERRA - BASTA SPESE MILITARI. SOLDI ALLA SANITA' PUBBLICA, ALL'ISTRUZIONE, ALLE SPESE SOCIALI, NON PER GLI ARMAMENTI. NO ALL'ECONOMIA DI GUERRA, NO AL CAROVITA LA NOSTRA VITA NON E' AL SERVIZIO DEL PROFITTO DEI PADRONI. | C.S.A. Vittoria

Categoria

In preparazione dello sciopero generale del 2 dicembre

presidio con striscioni, volantinaggio e speakeraggio

SABATO 12 NOVEMBRE ORE 14 PIAZZA SANT'AGOSTINO ANGOLO MERCATO DI VIALE PAPINIANO

FERMIAMO LA GUERRA - BASTA SPESE MILITARI.

SOLDI ALLA SANITA' PUBBLICA, ALL'ISTRUZIONE, ALLE SPESE SOCIALI, NON PER GLI ARMAMENTI. NO ALL'ECONOMIA DI GUERRA, NO AL CAROVITA

LA NOSTRA VITA NON E' AL SERVIZIO DEL PROFITTO DEI PADRONI.

Gli ultimi dati ufficiali appena pubblicati parlano chiaro : le grandi potenze imperialiste si fanno la guerra sulla pelle del popolo ucraino e russo mentre l'economia italiana si sta trasformando in economia di guerra sulla pelle di almeno 15 milioni di poveri in Italia.

I numeri sono spaventosi: oltre 5 milioni di persone vivono sotto la soglia della sopravvivenza; almeno altri 5 milioni di lavoratori che, nonostante abbiano un lavoro, lottano per sopravvivere e non cadere nella povertà assoluta. Senza diritti, sfruttati, sottopagati con contratti da schiavi o in nero.

Il sistema economico capitalista si trova in una gravissima crisi strutturale preesistente alla guerra e sta trascinando con se milioni di lavoratori, precari, disoccupati donne e giovani senza più un futuro.

La guerra sta accelerando questa crisi aumentando il divario tra povertà diffusa, disoccupazione, precarietà e ricchezza e profitto della classe economica che detiene il potere.

Noi lavoratori e lavoratrici, precari e precarie, disoccupati e studenti stiamo subendo un'ondata di disoccupazione, licenziamenti, inflazione e aumento del costo della vita a causa di un sistema in grado di garantire solo il profitto per i padroni.

Invece di combattere la povertà, il nuovo governo delle destre, liberista e servo del sistema, ha annunciato che spenderà quest'anno 36 miliardi in armamenti anche per sostenere la Nato. Ogni euro in armi e spese militari verrà sottratto alla sanità pubblica, all'istruzione e alle spese sociali.

Noi invece diciamo basta spese militari, basta sfruttamento di classe, basta precarietà, basta fascismo, razzismo, basta sessismo, basta devastazione ambientale.

Lottiamo per una società di liberi e di uguali che metta al centro l'uomo e i suoi bisogni e non il profitto per pochi.

PARTECIPIAMO TUTTE E TUTTI: