NESSUNO PUO' DIRE NON SAPEVO, NON AVEVO CAPITO!
Sabato 31 agosto ore 17,00 San Babila a Milano
47° sabato di mobilitazione per fermare il genocidio in Palestina
con le associazioni e organizzazioni Palestinesi.
RESTIAMO UMANI scriveva Vittorio Arrigoni.
Iniziamo questo appello alla partecipazione riprendendo solo qualche riga della cruda testimonianza diretta di Vittorio Arrigoni degli effetti dell'operazione Piombo Fuso sulla popolazione di Gaza tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009.
Una "chirurgica operazione di autodifesa dal terrorismo” durata "solo" una ventina di giorni che aveva causato circa 6500 tra morti e feriti Palestinesi tra cui 412 bambini. (...... ma non era incominciato tutto il 7 ottobre?)
Hanno bombardato il ".... suq, il mercato centrale di Gaza. Abbiamo visto corpi di animali e di uomini mescolare il loro sangue in rivoli che scorrevano lungo l’asfalto. Una Guernica fuoriuscita dalla tela per trasfigurarsi nella realtà."
E ancora scrive "...... Era la fine delle lezioni e i bambini erano già in strada, decine di grembiulini azzurri svolazzanti si sono macchiati di sangue"
Parole scritte da Vittorio con una diretta e potente empatia che apparentemente potrebbero essere anche utilizzate oggi.
Ma crudelmente questo non corrisponde alla realtà perché oggi non ci sono più mercati a Gaza. Non ci sono più scuole e non esiste più la normale quotidianità di una vita. Perché oggi è genocidio.
"........Ho una videocamera con me ma ho scoperto oggi di essere un pessimo cameraman, non riesco a riprendere i corpi maciullati e i volti in lacrime. Non ce la faccio. Non riesco perché piango anche io."
Questa era l'umanità di Vittorio Arrigoni.
La stessa umanità che gli aveva fatto chiudere quel reportage con questa frase di potente accusa contro Israele e l'indifferenza:
"Faranno il deserto e lo chiameranno pace. Il silenzio del ‘mondo civile’ è molto più assordante delle esplosioni che ricoprono la città come un sudario di terrore e morte. Restiamo umani”.
Un messaggio universale di pace che dovrebbe fare leva sul senso di appartenenza comune alla razza umana.
Ma neanche questo è più né vero né attuale perché la guerra coloniale e genocida sionista, dopo il 7 ottobre, ha spostato i paletti e ha ridefinito nuovi confini del concetto di umanità.
Perché, dopo 11 mesi di guerra genocida, non esiste alcuna umanità nel sionismo, nel suprematismo, nel razzismo, negli interessi economici che ispirano il colonialismo, nell'apartheid, nella pulizia etnica del fondamentalismo suprematista ebraico.
Non c'è umanità nella violenza sistematica e nell'orrore del genocidio imposto al popolo palestinese.
NESSUNO PUO' DIRE NON SAPEVO, NON AVEVO CAPITO!
Ma il progetto sionista di una Palestina senza più palestinesi non si riesce più a nascondere neanche agli occhi della quantità di idioti in mala fede che vediamo e sentiamo quotidianamente sui media: Il ministro degli Esteri Israel Katz infatti afferma che Israele dovrebbe prendere in considerazione l’idea di ordinare ai palestinesi della Cisgiordania di sfollare dalle loro case.
Distruggere e sfollare Gaza. Distruggere e sfollare la Cisgiordania. Questo è il progetto sionista che stanno praticando con le stragi, i rastrellamenti, la distruzione delle infrastrutture civili in corso a Jenin e Tulkarem nella più grande operazione militare in Cisgiordania dal 2000.
La narrazione ufficiale dei regimi filosionisti è costruita per rendere complessa una storia che è invece tragicamente semplice.
Una semplice storia di feroce colonialismo, teorizzato dall'ideologia sionista ben prima dell’Olocausto, sostenuto e giustificato come "atto riparatore" dall'occidente.
Un occidente che, ancora abbeverandosi nelle profonde correnti mai prosciugate del pregiudizio antisemita, come il caso Dreyfus dimostrava a cavallo del 1900, sposava una soluzione che sembrava potesse "esportare" le contraddizioni scaricandole in veste di occupazione militare sul popolo palestinese.
Il semplice ma tragico problema consisteva nel fatto che la Palestina era già una terra abitata dai Palestinesi nonostante la direzione sionista del movimento ebraico facesse di tutto per negarlo: da Golda Meir 1969: «Non esiste qualcosa come un popolo palestinese. Non è che siamo venuti, li abbiamo buttati fuori e abbiamo preso il loro paese. Essi non esistevano», al ministro della supremazia ebraica Smotrich del governo Netanyahu febbraio 2024: «Non si può parlare di ‘palestinesi’ perché non esiste un ‘popolo palestinese’»
E in questo modo, al popolo palestinese, è stata imposta l'ingombrante presenza e l'esponenziale crescita di colonie ed insediamenti finanziati in sovrabbondanza che hanno modificato i naturali rapporti di convivenza pacifica.
Ma non solo: la Nakba non è solo una parola che evoca orrore, la Nakba, la catastrofe in arabo.
La Nakba del 1948 è la pianificazione acclarata della pulizia etnica avvenuta con la distruzione di interi villaggi e dei suoi stessi abitanti, con l'allontanamento forzato con il terrorismo e l’espulsione di più di 750.00 donne e uomini palestinesi dalle loro case e dalla loro terra. Un grande passo per il feroce colonialismo sionista rappresenta invece la Nakba per il popolo Palestinese.
NESSUNO PUO' DIRE NON SAPEVO, NON AVEVO CAPITO!
Ed è questa la storia della nascita dello stato di israele, che ancora oggi non dichiara i propri confini, caratterizzato fin dalle origini dalla violenza e del terrorismo delle bande armate sioniste dell'Irgun e dell'Haganah (prima della soluzione finale hitleriana) come ben illustrato dallo storico israeliano Ilan Pappè nel suo testo “La pulizia etnica della Palestina”.
In sintesi, con questa chiave interpretativa accuratamente rimossa dalla narrazione filosionista ma invece concretamente attinente alla realtà storica, tutto si può leggere e comprendere invece con estrema facilità e chiarezza.
Una chiarezza e un'onestà intellettuale che aiutano a ridefinire le abusate categorie come "diritto all'autodifesa" e "pace in cambio di sicurezza", usate come armi ideologiche in bocca ai sionisti contro il popolo Palestinese, ma che invece vogliono solo dire terrorismo di stato e sottomissione e giustificano il genocidio in corso.
NESSUNO PUO' DIRE NON SAPEVO, NON AVEVO CAPITO!
È di queste ore la decisione dell'Onu di fermare ogni intervento umanitario per le condizioni di insicurezza e per l'impossibilità di fornire aiuti ad una popolazione costretta a muoversi da una parte all'altra in una forma di esodo continuo.
Israele ha bloccato la distribuzione dei vaccini per la poliomielite diretti ai 640.000 bambini sopravvissuti. Le organizzazioni umanitarie affermano che anche i vaccini, certamente indispensabili, non basteranno a salvarli dalla malattia o dalla morte in quella condizione di degrado sanitario per l'assenza di una qualsiasi possibilità di accesso ad acqua potabile!!
In questi giorni le associazioni dei media indipendenti chiedono da più parti l'emissione di pesanti sanzioni contro Israele per l'assassinio mirato di almeno 169 giornalisti. Qualcuno degli amici di Israele prenderà posizione? La cosiddetta "sinistra per Israele" insorgerà contro questo assassinio della libertà di stampa?
Non crediamo che questo sia mai possibile perché esiste una parte giusta della barricata della storia e loro invece stanno dalla parte dei carnefici, degli occupanti, degli assassini.
NESSUNO PUO' DIRE NON SAPEVO, NON AVEVO CAPITO!
Il governo imperialista statunitense spinge per un cessate il fuoco .... qualsiasi, aggiungiamo noi, per sventolare questa bandiera per un aumento del consenso elettorale ma, nel frattempo approvano l'invio di milioni di dollari di armamenti da consegnare alle mani assassine dell'IDF a Gaza e dei coloni in Cisgiordania. La stessa scelta viene fatta dal governo ipocrita e miserabile dell'ammucchiata Meloni/Salvini/Taiani. Complici degli assassini!
Milano sa da che parte stare!
Non lasciamo solo il popolo palestinese!
Per il diritto all'esistenza, alla resistenza, al ritorno dei profughi, ad un processo di libera autodeterminazione!
PER UNA PALESTINA LIBERA CON GERUSALEMME CAPITALE!
Con il popolo Palestinese e la sua Resistenza!!
Csa Vittoria