
SABATO 18 GENNAIO Invitiamo tutte e tutti a partecipare al
67° corteo a Milano organizzato dalle associazioni palestinesi per
FERMARE IL GENOCIDIO a Gaza e la PULIZIA ETNICA in Cisgiordania
Partenza ore 16 Porta Venezia con termine in San Babila
(viale Piave-viale Premuda-Piazza 5 Giornate-C.so Porta Vittoria-Largo Augusto-C.so Europa)
Manifestazione antisionista, antifascista, antirazzista e antimperialista.
Per il diritto all'esistenza, alla Resistenza, al diritto al ritorno dei profughi.
Per il diritto alla libera Autodeterminazione del popolo palestinese.
Fuori i sionisti dalla Palestina! Fuori il sionismo dalla storia!

Il nostro cuore batte per la Palestina!
Per l'eroica Resistenza per il Sumud del popolo palestinese!
Avevamo preparato un comunicato che incominciava commentando il primo discorso ufficiale del golpista Trump nella sua nuova veste di presidente degli Stati Uniti d'America paese guida del blocco imperialista occidentale, ma la realtà ci ha investito come un treno in corsa per ciò che sta forse per concretizzarsi.
Avevamo definito il quadro generale di modificazioni economiche e politiche a livello internazionale e della tendenza alla guerra globale che sta prepotentemente emergendo. Esponevamo la nostra precisa denuncia della deriva autoritaria e fascio liberista del governo della destra (e non solo) serva del capitalismo italiano. Ma per questa sera i ragionamenti complessivi vanno rimandati.
Mentre stavamo per pubblicare il nostro 67° appello alla partecipazione al corteo di sabato, tutti i media hanno rilanciato la notizia di un CESSATE IL FUOCO sulla martoriata terra di Palestina. Vediamo palestinesi che esultano in mezzo alle macerie sventolando la loro bellissima bandiera e versando lacrime di gioia. Noi condividiamo quelle lacrime e quella gioia ma l'assoluta mancanza di fiducia nelle canaglie sioniste ci fa aspettare ancora qualche giorno prima di liberare il nostro cuore dal continuo peso che portiamo dall'ottobre 2023 data di inizio ufficiale del genocidio palestinese.
Quello che è certo è che se domenica le truppe di occupazione si ritirassero da Gaza e cessassero i bombardamenti sarebbe il più grande riconoscimento alla capacità di Resistenza di un popolo davanti alla strapotenza militare, l'arroganza, la prepotenza suprematista genocida dell'entità sionista Israele. E sarebbe uno schiaffo ai collaborazionisti dell’ANP che hanno versato sangue palestinese nella speranza di rimanere attaccati ad un pezzo di potere nella futura Palestina.
I bastardi assassini sionisti pensavano possibile macellare letteralmente il popolo palestinese e ridurlo così al silenzio e invece, dopo 15 mesi e centinaia di migliaia di morti, non hanno vinto e sono costretti a fermarsi e accettare una trattativa di pace perché sanno che non potranno mai vincere lo spirito e la capacità di Resistenza così radicato nel cuore del popolo palestinese.
Una Resistenza che è SUMUD, che investe profondamente la società palestinese nelle sue diverse componenti e identità. che non è solo armata ma ha radici profonde nella cultura, nella poesia, nella storia, nell'arte, nell'attaccamento alla natura, che è profondamente civile. Il popolo palestinese non è stato sconfitto dal genocidio e ha insegnato alla vigliaccheria e alla prepotenza dell'imperialismo assassino il dovere etico di fare RESISTENZA al colonialismo inglese prima e al suprematismo del sionismo colonialista oggi.
La vigliaccheria del sionismo ci fa dire che fino all'ultimo minuto vorranno infierire con sangue e orrore e chissà quanti altri morti si dovranno contare a Gaza fino a domenica, ma ora non ci rimane che aspettare e vedere il ritiro delle truppe d'occupazione coloniale sionista da Gaza (come vorremmo lo fosse per sempre anche dalla Cisgiordania, da tutta la Palestina e dalla storia del genere umano).
Insieme al cessate il fuoco e al ritiro degli assassini in divisa dell’IDF crediamo debba essere urgentissimo e continuativo l'arrivo e la distribuzione di cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria alla popolazione palestinese.
L'annunciato cessate il fuoco non può però esimerci dal continuare la denuncia della scientifica violenza genocida dell'entità sionista Israele. In questi ultimi giorni, infatti, stanno uscendo molte notizie che non fanno che aggiungere spessore criminale genocida all'entità sionista Israele e al suo grande fratello USA.

CADE IL VELO DELL'IPOCRISIA: incominciamo con il dare il giusto rilievo alla sfacciata decisione della Camera dei rappresentanti degli USA che ha ribaltando il senso della decenza, in stretta osservanza del suo ruolo di capofila del terrorismo internazionale, ufficialmente votato a larghissima maggioranza una mozione di sostegno ad israele. Questa mozione delibera l'illegittimità della decisione della Corte Internazionale di Giustizia nello spiccare il mandato di cattura internazionale per i due assassini Netanyahu e Galant (ex ministro della difesa). Ma non basta; questa accolita di suprematisti al governo statunitense si è dimostrata favorevole al comminare sanzioni per chiunque voglia collaborare con la CPI-Corte internazionale di Giustizia per avviare indagini (che faccia la spia...) che possano inchiodare alle proprie responsabilità un qualsiasi cittadino Usa, dello stato ebraico o comunque alleato che non riconosca l'autorità della corte. La sintesi è chiara: Noi e i nostri amici siamo intoccabili qualsiasi cosa facciamo!!
CADE IL VELO DELLA MENZOGNA: una menzogna oltraggiosa e infamante per criminalizzare la resistenza palestinese: la procuratrice israeliana Moran Gaz, cosi ferocemente sionista da chiedere l'esecuzione, a prescindere ... di ogni palestinese arrestato dopo il 7 ottobre, ha, suo malgrado, annunciato che non esiste nessuna denuncia formale, nessuna testimonianza diretta né alcuna prova, che formalmente certifichi pratiche di stupro né singolo né di massa durante l'insurrezione palestinese del 7 ottobre. Sullo stupro di decine di "donne ebree", in quanto tali, per evocare l'ulteriore orrore dello stupro etnico o religioso, si è basata la narrazione miserabile dei governi e dei media filosionisti per criminalizzare la Resistenza palestinese e aggiungere odio su odio alla vulgata islamofobica già ben sparsa a piene mani negli ultimi decenni dai partiti della destra xenofoba e razzista (e non solo) in funzione anti immigrati. La procuratrice sionista Moran Gaz nella sua intervista del 1° gennaio 2025 ad un quotidiano israeliano afferma che: "Ciò che è stato riportato dai media è completamente diverso da quanto emerge in ultima analisi".
Che sia chiaro, lo stupro e la violenza sulle donne non hanno MAI giustificazione. MAI!
Lo stupro come strumento di vendetta, in guerra come in pace, non ha nulla a che fare con nessuna forma di liberazione. Lo stupro è inaccettabile in quanto tale ed è espressione esclusivamente del dominio maschile sul corpo delle donne comunque sia "declinato" nei diversi contesti di guerra e comunque sia "giustificato" dall'odio per il peggior nemico/a. Non è tollerabile per chi sta dalIa parte giusta della barricata alcuna forma di giustificazionismo per la violenza di genere e infatti la storia della Resistenza italiana ci racconta come i/le partigiani/e delle Brigate Garibaldi prevedessero, durante la guerra, la giustizia sommaria per chiunque fosse ritenuto responsabile di stupro.
Motivare in poche righe, il nostro odio e la nostra incompatibilità genetica con la violenza di genere, serve forse a spiegare l'aumento esponenziale del nostro disgusto per quanto strumentalmente ricostruito dopo il 7 ottobre. Per tutte le spregevoli falsità giornalistiche, costruite dal governo dell'entità sionista Israele, che i rapporti dell'ONU hanno smentito perché risultate "false, inesatte o contraddittorie". Per la bugiarda e "minuziosa" ricostruzione giornalistica delle violenze e degli stupri, con filmati e testimonianze risultate ufficialmente oggi inconsistenti e inesistenti, di quanto avessero dovuto subire le donne e soldate fatte prigioniere dopo una legittima azione di guerra al colonialismo del 7 ottobre. Tutto questo spiega il nostro motivato ribrezzo e l'accusa di complicità per i vari comitati filosionisti travestiti da paladini dei diritti delle donne. Ci fate schifo! Ricordiamo anche la campagna di disinformazione sui "bambini ebrei" sgozzati e decapitati, messi nei forni a microonde ... e tutte le nefandezze che la mente malata dei media sionisti, amplificati da tutti quelli occidentali, hanno sparso per intossicare le coscienze, per criminalizzare e insozzare il popolo palestinese. Ricordiamo anche che Biden e molti altri giuravano di aver visto foto che .... era meglio non vedere e tutto ciò ci fa ricordare quella, ormai famosa, provetta di antrace comparsa, in diretta TV, nelle mani del segretario di stato Usa Colin Powell, per giustificare il massacro di centinaia di migliaia di iracheni compiuto, più semplicemente, rubargli il petrolio. Bastardi complici assassini perché tutto questa orribile e vergognosa campagna è stata orchestrata per coprire e giustificare il genocidio del popolo palestinese che si consuma giorno dopo giorno sotto i nostri occhi.


IL MARCHIO UFFICIALE DELL'INFAMIA SUL SIONISMO: Mentre cadono ufficialmente le accuse di stupro compiute dai combattenti palestinesi, L'Associazione indipendente Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha diffuso pubblicamente un comunicato stampa che denuncia l'ostruzionismo israeliano alle indagini dirette dall' Onu (esiste ancora?) sui numerosi casi di violenza sessuali subiti dalla popolazione palestinese. Questa comunicazione denuncia, inoltre, l'esistenza di "... prove sostanziali che indicano azioni sistematiche di stupro ed altre forme di violenza sessuale da parte delle forze israeliane contro i Palestinesi, compresi i prigionieri, che costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani". In sintesi, Euro-Med Monitor chiede l'inclusione di Israele nella lista nera dell’ONU per le entità sospettate di perpetrare violenza sessuale nei conflitti perché l'entità sionista "Israele ha trasformato la violenza sessuale in un'arma come tattica deliberata per distruggere il morale del popolo palestinese". Euro-Med Monitor ha formalizzato la sua richiesta anche in base al rapporto della Commissione d'Inchiesta dell’Onu del giugno 2024 che riporta come l'incremento "... significativo della portata, frequenza e gravità della violenza sessuale ...fosse collegato all'intento di punire e umiliare i palestinesi".
Va però anche detto e sottolineato con forza che l'ignominia che pesa ulteriormente su questa tragedia è che le accuse di stupro rivolte ai palestinesi, urlate in ogni telegiornale e dimostratesi false, pretestuose e senza alcun fondamento, hanno colpito e segnato l'opinione pubblica mondiale, mentre le evidenti, brutali e sistematiche violenze sessuali provate da decine di testimonianze di vittime palestinesi abusate sessualmente, non hanno minimamente smosso l'immaginario collettivo "preventivamente e saggiamente" plasmato, indirizzato e istruito dai media "main stream" filosionisti del blocco imperialista occidentale. Segnaliamo e invitiamo alla lettura di questo articolo che segnala e raccoglie la testimonianza degli abusi sessuali anche sui prigionieri del carcere di Sde Teiman e non solo: https://www.infopal.it/euro-med-monitor-israele-deve-essere-aggiunto-alla-lista-nera-dellonu-contro-le-violenze-sessuali
Per chiudere questo nostro 67° appello segnaliamo che, ad ora, sono almeno 10.400 i/le palestinesi presi in ostaggio e detenuti nelle carceri israeliane e tra queste e questi ci sono 320 bambini. A questo numero spaventoso in rapporto alla popolazione, va aggiunta la quantità di uomini, donne e bambini detenuti in regime di "DETENZIONE AMMINISTRATIVA" che ha raggiunto le 3.376 unità tra cui 95 bambini. Ricordiamo che questa politica detentiva permette agli aguzzini sionisti di trattenere arbitrariamente in carcere, in condizioni disumane, i prigionieri palestinesi fino ad un massimo di 6 mesi senza processo e che questo periodo di 6 mesi può essere prorogato un numero indefinito di volte con esempi di detenzione decennale.

PER UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO E DURATURO!
L'OCCIDENTE IMPERIALISTA DOVRA' ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ STORICA DEL GENOCIDIO PALESTINESE!
Rimaniamo in attesa di vedere le canaglie sioniste in ritirata sperando che il popolo palestinese non sia più svegliato dal fragore spaventoso delle bombe, dal calore degli incendi o dalle grida di dolore dei feriti e possa riuscire con il supporto della solidarietà internazionale a pensare al proprio futuro.
Ma ora che la fase genocida è forse finita possiamo affermare che la lotta di liberazione dal colonialismo sionista continuerà nelle forme e nei tempi che il popolo palestinese e la sua Resistenza decideranno PERCHE' SENZA GIUSTIZIA NON CI SARA' PACE!
Per ora ci inchiniamo davanti al sacrificio di decine di migliaia di donne, uomini e bambini, rendiamo onore ai combattenti della Resistenza, al Sumud del popolo palestinese che ha permesso loro di sopravvivere al genocidio perpetrato dalla criminale entità-sionista Israele.
Perché è solo grazie a questa Resistenza di popolo che la Palestina potrà avere ancora di un futuro.
Un futuro libero dal sionismo e dal collaborazionismo.
FUORI IL SIONISMO DALLA STORIA!
PER IL DIRITTO AD ESISTERE, A RESISTERE
AL RITORNO DEI PROFUGHI
AD UN LIBERO PROCESSO DI AUTODETERMINAZIONE
DEL POPOLO PALESTINESE!
Con la Palestina nel cuore!
Entra qui per contribuire alla campagna di raccolta fondi per Gaza: https://www.ricostruiamoasilovik.it/