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A fianco del popolo Palestinese e della sua Resistenza.
SABATO 20 LUGLIO 40° CORTEO A MILANO
organizzato dalle Associazioni e dalle Comunità palestinesi
CONCENTRAMENTO ORE 17,00 in piazza Loreto
con termine alla Stazione Centrale
"Rubano il tuo pane, poi te ne danno un pezzettino, poi ti ordinano di ringraziarli per la loro generosità.
Quant’è grande la loro insolenza."
Ghassan Kanafani
scrittore palestinese responsabile dell'organo di stampa e membro del FPLP Fronte Popolare di liberazione della Palestina.
52 anni fa, l'8 luglio del 1972, veniva assassinato con un autobomba dal Mossad, agenzia dei servizi segreti israeliani per le operazioni all'estero, lo scrittore palestinese Ghassan Kanafani. A 52 anni dall'attentato, che provocò la sua morte e quella di sua nipote Lamees, la Palestina è ancora una volta davanti al bivio: soccombere come identità colettiva e inginocchiarsi davanti alla prepotenza e alla preponderanza di forze del dominio colonialista dell'entità sionista-Israele, oppure seguire la strada della RESISTENZA al di la di ogni umana possibilità. Ed è questa la strada che, con una sofferenza indicibile, il popolo palestinese sta percorrendo.
Solo negli scorsi giorni, nel campo profughi di Khan Yunis a sud della striscia di Gaza, il lancio di missili israeliani contro la tendopoli ha provocato almeno 90 morti e più di 300 feriti e l'attacco ad una scuola Unrwa, adibita a rifugio per profughi e sfollati, è stata colpita da un raid dell'aviazione israeliana causando almeno 15 morti e 80 feriti.
Zone indicate come sicure in cui era stato posizionato un camion per la desalinizzazione, distrutto anch'esso, che doveva provvedere al bisogno primario d'acqua della popolazione civile Palestinese.
BOMBE E FAME, MISSILI E SETE.Cosi si pratica nel 2024 il genocidio del popolo Palestinese.
Ma come sempre, quando si parla di Israele, la copertura mediatica del dolore e dell'indignazione, non solo non è attiva ma anzi ogni "episodio" viene del tutto ridimensionato e riportato al "peccato originale" del 7 ottobre subito da Israele.
Il presidente Mattarella, la più alta carica della Repubblica Italiana nata dal sogno tradito della Resistenza, cosi solerte nel condannare ogni crimine della Russia Putiniana, soffre evidentemente di una sorta di amnesia e di rimozione della memoria della storia degli ultimi 76 anni in Palestina quando invoca ecumenicamente la pace, sollecitando il rispetto delle convenzioni del diritto internazionali, senza però mai accusare il piccolo stato canaglia Israele del GENOCIDIO PALESTINESE.
Nessuna ritorsione, nessuna costrizione, nessuna misura di coercizione ma invece, al contrario, un ombrello protettivo degli U.s.a. che hanno ripreso le consegne per i caccia israeliani delle bombe da circa 1000 kg. insieme a quelle più "piccole" da 250 kg..Abbiamo iniziato dicendo che il popolo palestinese ha scelto la strada della Resistenza pagando un prezzo altissimo per la sua opposizione al colonialismo fino al genocidio.Una strada tutta in salita, scivolosa per il sangue dei 50.000 morti e disseminata delle macerie delle scuole, delle chiese, moschee e degli ospedali di una Gaza devastata dalle bombe, dai carri armati e dai bulldozer israeliani.Una scelta che sta obbligando il mondo ad inchinarsi davanti al suo coraggio, alla sua dignità e al suo sacrificio pur di poter sognare un futuro di libertà dall'oppressione coloniale sionista.E oggi a Gaza, dopo più di 9 mesi, ancora si combatte e l'invasore non riesce a vincere anche applicando esponenzialmente la decimazione nazista : 2 comandanti militari della Resistenza armata (forse illesi) valgono più di 100 morti perchè lo scempio delle vita dei palestinesi non fa neanche più statistica. E' come scacciare una fastidio, anzi eliminare un ostacolo visto che il progetto sionista israeliano è ormai chiaro : utilizzare il 7 ottobre come pretesto per la Soluzione Finale del "problema palestinese". Anche imparando dal regime nazista l'edificazione di un nuovo campo di concentramento, una nuova Abu Ghraib a Sde Teiman dove vengono detenuti in condizioni dsumane almeno 21.000 ostaggi palestinesi.
campo di concentramento di Sde Teiman
Eliminare la Palestina dalle carte geografiche, come entità, come popolo e sostituirlo con le mappe del sogno sionista di uno stato degli ebrei e solo per gli ebrei come da legge del 2018.Un progetto suprematista e razzista contestato, e a cui si oppongono con coraggio, donne e uomini che hanno abbracciato la religione ebraica in tutto il mondo e nella stessa Israele. Un progetto razionalmente settario e malvagio che sovrappone criminalmente la religione ebraica allo stato sionista-ebraico-Israele cosi da poter affermare, in una logica strumentale e distorta, che chi critica israele, intenda minacciare l'esistenza degli ebrei in quanto ebrei.