Esprimiamo come compagni e compagne del C.S.A. Vittoria di Milano la più ampia e militante solidarietà agli imputati e alle imputate del maxi-processo che inizierà il prossimo 28 ottobre presso l’aula bunker del carcere di Poggioreale a Napoli. Un processo che vede imputati compagni e compagne del Laboratorio politico Iskra, del SI Cobas di Napoli e Caserta, dei disoccupati organizzati del Movimento di Lotta 7 Novembre e del Cantiere 167 di Scampia, per il ciclo di lotte per il lavoro e per il salario che dal mese di dicembre 2022 ha investito il territorio napoletano, le istituzioni locali e nazionali.
Si tratta di compagni e compagne di realtà politiche e sindacali con cui negli ultimi anni abbiamo condiviso il tentativo di costruire una progettualità e un’ iniziativa politica e di classe, nell’ambizioso tentativo di costruire ambiti di ricomposizione delle differenti lotte e vertenze presenti a livello nazionale.
Una ricomposizione che dovrebbe rappresentare per tutte e tutti un punto di riferimento politico in una prospettiva di classe e un argine all’attacco padronale e governativo che si è fatto sempre più intenso e diffuso e che nell’evidente contesto di escalation bellica trova nuovo impulso e, crediamo, l’alveo nel quale collocare questo ennesimo procedimento penale nei confronti delle avanguardie di lotta e dei/delle lavoratori/trici.
Ma che altresì segnala e prefigura quali saranno le ovvie conseguenze della probabile imminente approvazione del DDL 1660 a firma di Piantedosi, Crosetto e Nordio e dell’impianto sicuritario e criminalizzante (preventivo, cautelare e repressivo) che introduce. Ogni forma di conflittualità e di lotta praticate e agite dalle diverse forze sociali e del sindacalismo conflittuale saranno potenzialmente incriminabili e colpite da pena durissime, ciò per evitare qualsivoglia interruzione od ostacolo al piano del capitale nazionale.
Il governo Meloni, servile al patto atlantico, ultraliberista in economia e subordinato agli interessi e ai profitti del capitale, con una gestione autoritaria dei rapporti sociali, darà così un ulteriore giro di vite alla possibilità di manifestare, di scioperare e di lottare per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, contro l’immiserimento e i tagli alla spesa sociale, contro la devastazione ambientale e contro la guerra.
Il disegno è quello di una pacificazione forzosa e coatta utile per preservare l’accumulazione e colpire il dissenso alla guerra già manifestato dalla maggioranza della popolazione italiana. Un dissenso che viene urlato anche nelle piazze che sostengono la coraggiosa resistenza palestinese contro il genocidio che da più di un anno è condotto dall’illegittima entità sionista chiamata Israele con l’avvallo degli Stati Uniti e di tutti i governi occidentali.
Solidarizziamo e sosteniamo quindi i compagni e le compagne sotto processo e rilanciamo la partecipazione alle iniziative e alle mobilitazioni di piazza a sostegno della resistenza palestinese e contro il liberticida DDL 1660.
I compagni e le compagne del CSA Vittoria di Milano