10 MAGGIO Milano. Corteo a fianco il popolo palestinese e della sua resistenza. Perché la fiamma della solidarietà incendi ogni coscienza
PERCHE’ LA FIAMMA DELLA SOLIDARIETA’ INCENDI OGNI COSCIENZA!
SABATO 10 MAGGIO partecipiamo tutte e tutti al corteo organizzato dall’ “Associazione dei Palestinesi in Italia” e “Donne Palestinesi”.
Concentramento ore 16,00 in Porta Venezia – linea M1 –
percorso: Piazza delle Repubblica – Piazza Duca d’Aosta (M2 Centrale)
I primi obiettivi:
CESSATE IL FUOCO SUBITO!
FERMIAMO IL GENOCIDIO SUBITO!
INVIO IMMEDIATO DI AIUTI UMANITARI!
RITIRO DELLE TRUPPE DI OCCUPAZIONE SUBITO!
PER IL DIRITTO AL RITORNO DEI PROFUGHI!
Per rendere possibile un libero processo di autodeterminazione del popolo palestinese senza ingerenze sioniste o imperialiste o dei traditori della causa palestinese.
Per una PALESTINA LIBERA DAL FIUME AL MARE con Gerusalemme capitale.
Una sola Palestina terra di pace e di convivenza!
FUORI IL SIONISMO DALLA STORIA
NON ESISTE PACE SENZA GIUSTIZIA!
CON IL POPOLO PALESTINESE E LA SUA RESISTENZA!
GAZA come AUSCHWITZ
Sono ormai 2 mesi che Gaza è sigillata militarmente senza alcuna possibilità di accesso di acqua potabile o cibo. Non sono parole ma la differenza tra vita o morte per il popolo palestinese.
GAZA è ormai oggettivamente equiparabile ad un campo di sterminio nazista.
Dopo essere stata per quasi 2 decenni un unico grande lager (circa 10kmx40km) circondato da barriere di filo spinato e dipendente da ogni punto di vista dall’arbitrio del piccolo stato canaglia Israele, dal 7 ottobre 2023 è ormai progressivamente ridotta ad un cumulo di macerie che ricoprono cadaveri di uomini, donne, bambine e bambini. dove giorno dopo giorno si macellano e si cancellano esseri umani non più solo con gli effetti devastanti di bombe, droni e proiettili di carri armati e cecchini, ma scientificamente per fame e sete. Il termine esatto per definire l’orrore che i sionisti stanno imponendo al popolo palestinese è GENOCIDIO, è OLOCAUSTO, è SOLUZIONE FINALE, non ci importa la definizione formale perché l’importante è però capire che la distruzione non casuale ma sistematica dei desalinizzatori, degli impianti idrici, dei centri di smistamento e distribuzione del poco cibo rimasto, di rifugi e tende è parte razionale del piano del colonialismo suprematista sionista di liberare la Palestina dai palestinesi.
Un piano aberrante di pulizia etnica possibile per la protezione dell’assassino Trump e per la complicità dei governi europei, Meloni in testa, e della miserabile ipocrisia dei governi arabi. Un piano di occupazione non più temporaneo ma definitivo confermato dalla chiamata alla guerra di decine di migliaia di riservisti per supportare la decisione ufficiale del 5 maggio del gabinetto di sicurezza israeliano dell’annessione di Gaza allo stato canaglia l’entità sionista-Israele.

Questa come altre immagini che arrivano da Gaza sono una macchia incancellabile che urla orrore, un atto di accusa contro i paesi della cosiddetta “europa democratica” che ha protetto e finanziato il nazi-sionismo e la sua fame di terra, acqua e vita palestinese. Sono un coltello nel cuore di ogni essere umano degno di questo nome. Sono una fiamma che ci porteremo dentro fino a quando non vedremo gli assassini sionisti e i loro complici occidentali condannati dal tribunale della storia a morire affogati nella fogna degli assassini come Hitler, Goebbels, Goering, Mussolini, Pétain, Francisco Franco, Videla, Pinochet e i loro epigoni del 21° secolo.
Se oggi Gaza è come Auschwitz o Mauthausen, la Cisgiordania è ormai terreno di conquista del colonialismo suprematista messianico dei coloni fondamentalisti che, protetti dall’ IDF, giorno dopo giorno inesorabilmente aggrediscono e scacciano dalla loro terra le famiglie di contadini palestinesi danneggiando ogni sovrastruttura civile (pannelli solari, impianti idrici, trattori auto ecc.), devastando le colture per costringerli alla fuga. L’obiettivo è lo stesso di Gaza. impadronirsi della Cisgiordania con le operazioni militari di devastazione dei campi profughi e la pulizia etnica costante, km dopo km, in tutto il territorio palestinese.

Nel frattempo, la ferocia dell’entità sionista chiamata Israele ha trovato un nuovo obiettivo e ha bombardato la piccola nave umanitaria della Freedom Flottilla che puntava a rompere l’assedio sionista e portare aiuti umanitari al popolo palestinese. Un grande gesto di umanità e condivisione che si è dovuto arrestare davanti ad un attacco con droni in acque internazionali e dunque anche al di fuori di ogni regola di diritto internazionale. Annotiamo però ancora una volta come, il “diritto internazionale” rimanga solo una mera enunciazione di principio senza mai trasformarsi in atti concreti quando, sotto accusa, vengono messi gli “amici” del blocco Usa/Nato soprattutto ora nell’era dell’impunità per il genocidio palestinese.
Il feroce attacco sionista/israeliano alla nave Conscience della Freedom Flotilla è infatti un atto palese e dichiarato di pirateria internazionale che rimarrà impunito pur lasciando il popolo palestinese privo di quel piccolo ma fortemente simbolico aiuto.

Crediamo in tutta sincerità di aver analizzato, scritto e parlato senza risparmio del rapporto strutturale tra crisi economica, concorrenza tra nazionalismi, tendenza alla guerra, imperialismo e sionismo.
Già pochi giorni dopo l’inizio del genocidio scrivevamo che non esistevano invece più parole per descrivere quell’orrore in diretta e sono passati 1 anno e 7 mesi scanditi da stragi e violenze disumane quotidiane che abbiamo cercato di raccontare per come abbiamo potuto. Ci permettiamo questa volta solo di far emergere quella fiamma che avvampa davanti alla foto di quel bambino ormai pelle e ossa, scheletrito dalla mancanza di cibo, sperando che questa nostra potentissima fiamma faccia incendiare ogni coscienza e che queste insieme possano “bruciare” il mondo imperialista che permette questo genocidio!
CON IL POPOLO PALESTINESE E LA SUA RESISTENZA!
Ci vediamo sabato 10 maggio ancora in piazza insieme!
Con la Palestina nel cuore!
Le compagne e i compagni del Csa Vittoria
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