7 giugno in piazza. Fermiamo il GENOCIDIO a fianco della Palestina che Resiste. Facciamo insieme la differenza!!
INSIEME FACCIAMO LA DIFFERENZA!
Sabato 7 giugno ORE 17,00 PRESIDIO a Milano, Piazza San babila.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio organizzato
dall’Associazione Donne Palestinesi e dall’ Associazione Palestinesi in Italia.
Tutte e tutti in piazza per FERMARE IL GENOCIDIO PALESTINESE!
Fermiamo la mano assassina dell’imperialismo e del sionismo.
SABATO 7 GIUGNO SARA’ IL 609esimo GIORNO DEL GENOCIDIO PALESTINESE.
ll mondo intero sta assistendo senza intervenire concretamente per fermare l’Olocausto del popolo palestinese.
Questa complicità diretta e la certezza dell’assolutà impunità sionista/israeliana davanti allo scempio di vite palestinesi, sta segnando un solco sempre più profondo tra i paesi dell’occidente imperialista “ricco” e bianco con l’ipocrisia delle sue “democrazie” (sempre meno tali), e i popoli soggetti da secoli alla colonizzazione europea, ma sta anche sgretolando l’aurea di “povera vittima” , pur macchiata di sangue, dell’entità sionista Israele.
Davanti al fiume di sangue del macello di Gaza, davanti alle ossa dei cadaveri che escono dalle fosse comuni o da sotto le macerie delle case distrutte dalla bombe, davanti alle ossa in vista sui corpi affamati delle bambine e dei bambini di Gaza sta crollando la falsa e ipocrita narrazione sionista che non riesce più a galleggiare sulla realtà di quel fiume rosso diventato un mare di disumanità , sfruttando l’immagine di eterne vittime dell’Olocausto nazista e anzi incomincia a dover rendere conto del Genocidio che il sionismo sta imponendo al popolo palestinese.

Il potente “Urlo di Gaza” opera dell’artista tunisino Omar Esstar
SIONISMO E COLONIALISMO SONO IL CRIMINE
IL GENOCIDIO PALESTINESE E’ LA CONSEGUENZA
Dopo la Nakba (la catastrofe- del 1948), la nascita dell’entità sionista Israele, è incominciata la “Hasbara”, la propaganda sionista.
Gli occupanti hanno provato a dipingere un immagine “buona”, inizialmente persino “socialista” del colonialismo sionista.. Hanno decantato gli investimenti miliardari nell’agricoltura e nella gestione delle acque spacciandoli per “ingegno e operosità ”. Hanno distrutto intere comunità e letteralmente cancellato diversi paesi in terra di Palestina comprendoli di boschi perchè non ve ne fosse più traccia e spacciando questa strategia di distruzione della memoria come “investimenti ecologici”. Hanno però spaccato la comunità ebraica mondiale teorizzando (i sionisti) il diritto “divino” di poter impunemente strappare ad un altro popolo, quello palestinese, la loro terra e il diritto stesso all’esistenza.
Le parole chiave per comprendere l’ideologia sionista sono colonialismo d’insediamento, apartheid e suprematismo.
Un popolo occupato considerato inferiore, subalterno e sacrificabile agli interessi economici/politici/religiosi di un popolo occupante.
Il risultato è quello sotto gli occhi di tutti perchè il popolo palestinese non si è mai piegato all’occupazione sionista e ha invece pagato un costo altissimo in vite e in terra rubata quando si è fidato delle tragiche promesse sioniste riassumibili nel lugubre compromesso (base anche degli infami accordi di Oslo) “terra in cambio di pace”…. Noi vi restituiamo alcuni pezzi della terra che vi abbiamo strappato con il terrorismo e le guerre e in cambio voi (palestinesi) promettete che ci lascerete in pace (sulla vostra terra).
Gaza è stata prima occupata e poi restituita al popolo palestinese ..…..vi lasciamo vivere solo su un piccolo pezzo della vostra terra (terra in cambio di … ) se non resistete all’occupazione progressiva di tutto il resto (…pace). Gaza, dal 2006, è infatti solo un lager a cielo aperto circondato da filo spinato e carri armati e da un esercito occupante che controlla arbitrariamente ogni ingresso umanitario.
Più di 750.000 israeliani hanno letteralmente rubato e invaso campi e case e vivono nelle centinaia di nuove colonie costruite in Cisgiordania e a Gerusalemme est dai governi sionisti israeliani di diverso colore politico, indifferentemente Laburisti o del Likud, dal 1967 in poi. Colonie giudicate ufficialmente illegali dagli organismi della comunità internazionale con prese di posizione che quindi naturalmente legittimano la resistenza palestinese anzi, più esattamente, la leggitimerebbero se non venisse utilizato un differente metro di giudizio per cui un sasso palestinese è terrorismo mentre l’occupazione coloniale e il genocidio sarebbero solo un’autodifesa dell’unica democrazia in medio oriente.

Ora sembra che il vento stia cambiando e il “sostegno a prescindere” all’entità sionista israele sia in caduta libera trasformandosi in critica al governo Netanyahu per i suoi “eccessi”.
Noi ne siamo naturalmente contenti perchè l’entità sionista Israele è ora più isolata e la pletora di giornalisti servi senza dignità e leccaculo di regime finalmente ora aprono finestre sull’orrore che fino a ieri dovevano rimanere sigillate. Sembra quasi che lo sterminio scientifico dei palestinesi di Gaza e Cisgiordania sia iniziato quando dei nazisti in divisa IDF hanno sparato colpi in aria come minaccia arrogante alla delegazione internazionale in visita diplomatica a alla città di Jenin dopo la devastazione dei raid israeliani.
Tutto questo, pur nella sua positività , riteniamo sia estremamente pericoloso per il popolo palestinese. Non è infatti una nostra inclinazione al cinismo ma anzi un rimanere con i piedi ben piantati a terra pensare, con riferimento alle motivazioni di questo ingiustigicabile ritardo, che tutto questo “risveglio delle sensibilità ” sia purtroppo mero calcolo politico dalle diverse sfumature. Il presidente francese Macron ora dice ufficialmente che ..“stiamo perdendo la faccia”, che le generazioni a venire ci presenteranno il conto di questo abominio. I dirigenti dei partiti della cosiddetta “sinistra istituzionale” italiana hanno deciso di scendere in piazza, di mobiliarsi perchè 200.000 palestinesi morti feriti e dispersi sono veramente troppi, sono un‘esagerazione insopportabile!!! Noi chiediamo alla Schlein, a Conte, a Fratoianni e Bonelli, che fino ad ora non si sono mossi per la pavidità miserabile di essere tacciati di antisemitismo dalle comunità ebraiche più vicine alla destra nazisionista (e non solo), per quella tremebonda, vigliacca e immotivata paura di sminuire l’olocausto ebraico emettendo una condanna senza appello al sionismo responsabile del Genocidio palestinese, noi ora chiediamo se 199.999 non fossero sufficienti? Se fossero accettabili i quasi 20 mesi di sterminio di massa quotidiano, le bombe i droni, le esecuzioni di medici e infermieri, la strage di giornalisti come copiose gocce di sangue nel mare di orrore e lutto della popolazione di gaza e della Cisgiordania. La scientifica distruzione di ospedali, di desalinizzatori, la concentrazione di masse di profughi dove …sterminarli meglio, la chiusura di ogni varco umanitario per fare morire oltre che per le bombe anche per fame, sete e mancanza di cure il popolo palestinese. Ma va bene, finalmente si sono decisi per non perdere definitivamente la faccia davanti ad una pressione di massa sempre più evidente in tutta Europa e in Italia. Si sono mossi perchè diventa utile politicamente attaccare il governo della destra italiana che sempre rivendica la propria antica identità fascista, e quindi antisemita, che ha appoggiato e continua ad appoggiare (al di la delle parole contano i fatti) il governo del terrorista e fascista Netanyahu fondato sull’ideologia sionista fondamentalista, razzista, islamofobica e arabofobica molto vicina al loro impianto ideologico in camicia nera. E va bene. Oggi la priorità è certamente fermare il genocidio, far arrivare e distribuire aiuti umanitari, cibo acqua e medicinali, ripristinando la gestione locale e internazionale sottraendola al controllo degli assassini dell’IDF o di contractor prezzolati e cosi evitare le stragi di inncocenti in attesa della distribuzione caotica dei pacchi alimentari. La priorità è evacuare l’esercito, fermare il genocidio e ogni incursione militare a Gaza e in Cisgiordanina per poi parlare del rilascio degli oltre 10.000 prigionieri palestinesi affamati e torturati a morte in mano israeliane e dei prigionieri israeliani in mano alla Resistenza palestinese.
Va bene, più persone si mobilitano anche in maniera incoerente meglio è. Vorremmo veramente vedere milioni di persone con pensieri, identità e obiettivi diversi in piazza spinte anche solo dall’empatia per la sofferenza e anche per l’immedesimazione come facciamo noi in un popolo che lotta perla sua liberazione da oltre 77 anni MA ….
In questo MA c’è però il FUTURO DEL POPOLO PALESTINESE E NON SOLO DELLA SUA SOPRAVVIVENZA momentanea, ammesso e non concesso che gli assassini si fermino, grazie al Sumud del popolo plestinese e della sua Resistenza, prima della soluzione finale o della cocretizzazione dei piani di deportazione scientemente descritti dalll’assassino Trump. In questo MA c’è un’assunzione di responsabilità collettiva.
Noi, noi tutte e tutti che abbiamo da sempre denunciato e lottato contro il colonialismo sionista, noi tutte e tutti che dall’ottobre 2023 siamo scesi in piazza ogni sabato, noi tutte e tutti che nel rispetto delle differenze abbiamo creato un legame fortissimo basato sul rispetto e sulla condivisione. Noi tutte e tutti che siamo al fianco del popolo palestinese comprendendo come ogni suo diritto sia stato immolato e schiacciato dal rullo compressore degli interessi geopolitici dell’imperialismo occidentale in difesa, oltre ogni limite di umanità , dell’entità sionista nata nel 1948 come avamposto dell’imperisliamo USA e occidentale in Medio Oriente
NOI TUTTE E TUTTI DOBBIAMO ASSUMERCI LE NOSTRE RESPONSABILITA’.

Supporti la Palestina anche quando combatte per la sua Liberazione o solo quando sanguina?
Noi tutte e tutti, indifferentemente palestinesi, italiani, arabi, noi tutte e tutti donne e uomini liberi, noi internazionaliste e internazionalisti rivoluzionari senza alcun tornaconto politico che lottiamo per difendere gli interessi della nostra classe su un piano globale, noi dobbiamo lottare perchè ci sia un futuro di giustizia per il popolo palestinese. Dobbiamo lavorare, denunciare e demolire gli effetti della “Hasbara”, la propaganda sionista ma anche del marketing politico interessato, del pietismo pronto a girarsi dall’altra parte appena l’entità sionista Israele si dimostri pronta a qualche concessione. Questa nostra consapevolezza farà la differenza e supporterà il popolo palestinese nella lunga e difficile strada dell’ Autodeterminazione nella prospettiva di una soluzione giusta e non di un ingiustizia perenne. Nella direzione di una soluzione di una giusta e vera pace e non di qualche cerotto sulle ferite storiche dell’occupazione e del Genocidio. Una soluzione faticosa con tempi lunghi forse lunghissimi e indispensabilmente basata sul riconoscimento di un’ingiustizia storica e non qualche bugia provvisoria che creerà altro odio e le condizioni per una nuova Resistenza per mano delle generazioni di ragazze e ragazzi vissute sotto l’assedio delle forze d’occupazoine e sotto il regime dell’apartheid sopravvissute al genocidio.
Questo è il motivo per cui l’entità sionista-Israele vuole una pietra tombale sull’esistenza del popolo popolo palestinese e non vuole fermarsi prima dell’ottenimento della soluzione finale. Perchè in 77 anni ha imparato che i martiri in Palestina non sono esseri umani che semplicemente ci lasciano e rimangono nel ricordo dei loro cari, ma sono un monito di Resistenza. Sono un passaggio di testimone per chi non ha accettato e non potrà mai accettare la schiavitù al sionismo e lotterà per la sua Liberazione.
L’unica vera soluzione possibile per una pace vera e giusta è un’unica Palestina, terra di pace e convivenza. Una Palestina dove sia abolita ogni differenziazione dei diritti su base religiosa, una Palestina abitata da palestinesi di ogni credo religioso, musulmani, ebrei, cristiani e anche atei e non credenti come noi che si schiereranno per uno stato laico e socialista rispettoso di ogni altra componente.
Altre soluzioni sono irrealistiche e strumentali al dominio sionista. Conosciamo e siamo consapevoli che tutto ciò possa sembrare un’utopia ma è l’unica strada realmente possibile per sanare ferite storiche e ristabilire un principo di libertà ed uguaglianza basato sulla liberazione di ogni prigioniero, sul ritorno dei profughi del ’48 e del ’67 e sulla libera Autodeterminazione di tutta la Palestina cacciando finalmente il cancro del sionismo fuori dalla storia.
Ma prima, ora e subito FERMIAMO il GENOCIDIO
FERMIAMO LA MANO ASSASSINA DEL SIONISMO E DEI SUOI COMPLICI U.S.A., EUROPEI E DEL GOVERNO MELONI! FERMIAMO LA CORSA AL RIARMO E ALLA GUERRA IMPERIALISTA!NO ALLO STATO DI POLIZIA – NO AL DECRETO “SICUREZZA”FASCISMO SIONISMO NON C’E’ DIFFERENZAORA E SEMPRE RESISTENZA!
CHIUDIAMO OGNI PATTO DI COLLABORAZIONE CON L’OCCUPAZIONE GENOCIDA SIONISTA!
Le compagne e i compagni del Csa Vittoria info@csavittoria – csavittoria.org
Ricordiamo che continua la raccolta fondi per Gaza. Per informazioni sulle modalità dei contributi e il rendiconto aggiornato guardare il sito ricostruiamoasilovik.it
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