CONTRO LA "NORMALITA'" DEL GENOCIDIO PALESTINESE!

Inviato da redazione il Gio, 28/12/2023 - 09:18
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Il Csa Vittoria invita tutte e tutti a partecipare al corteo

indetto dalle Comunità e dalle Associazioni palestinesi.

Sabato 30 dicembre ore 15

concentramento in porta Ticinese e termine in Porta Romana.

 

CONTRO LA "NORMALITA'" DEL GENOCIDIO PALESTINESE!

Cosa ci vuole ancora per smuovere le coscienze?

Nella martoriata Palestina si possono oggi contare qualcosa come 25.000 civili morti smembrati dalle bombe israeliane o uccisi dal piombo delle forze armate inclusi quelli sepolti sotto le macerie. Quasi il 70 % di questi corpi devastati sono di bambine e bambini.

Cosa altro deve accadere in Palestina perché l'intero mondo fermi la mano assassina di israele e il genocidio del popolo palestinese?

Il continuo racconto del massacro a Gaza e dei continui eccidi in Cisgiordania da parte di coloni armati e protetti dall'esercito, non scalfiscono l'occidente imperialista, il suo sostegno a israele e al suo suprematismo assassino.

La quotidianità del popolo palestinese è quella di morire smembrati da bombe u.s.a- israeliane di 900 kg., concepite per bombardare zone altamente militarizzate, utilizzate invece su aree già normalmente ad altissima densità di popolazione civile e ora affollate anche dalle decine di migliaia di rifugiati in fuga dai bombardamenti e dalla pulizia etnica avvenuta nella parte nord della striscia di Gaza.

Svuotare il nord e poi bombardare a tappeto la parte di sud di Gaza è un chiaro indice dello scopo di questa guerra. Applicare la "soluzione finale", fare pulizia etnica, annientare il popolo palestinese, sradicarlo e impadronirsi della Palestina come predicato dal criminale sogno sionista di una "grande israele".

La concezione ideologica razzista che, nell'ideologia sionista, afferma la supremazia del "Popolo Eletto", possibilmente bianco, intoccabile come le sue caste religiose e sociali, riversa tutto il suo odio razzista e assassino contro chi è diverso, inferiore e, in quanto tale, disumano: mussulmani, cattolici, cristiani ortodossi, come anche gli ebrei che si oppongono ai massacri.

La quotidianità dello scempio disumano del popolo Palestinese riporta indietro l'umanità nell'abisso di una storia non molto lontana che trascinava verso la morte milioni di persone: l’odio e l'orrore, il genocidio di oggi, l'olocausto, la morte e il massacro di ieri.

Le "nostre" società avanzate, strutturalmente in crisi, si appoggiano sulle fragili fondamenta dello scontro imperialista per l'accaparramento di risorse e il controllo di mercati e aree strategiche dal punto di vista geopolitico. Questo modo di produzione ormai in crisi, questo modo di essere società, ha riportato la guerra diffusa come "normale" strumento di intervento e di politica del mondo capitalistico.

L'ovvio risultato di questa "tendenza alla guerra" è che si soffia sull'odio razziale come una delle basi ideologiche che sorreggono l'occidente tutto nella sua strategia tesa alla salvaguardia e al consolidamento di conquiste, colonie, economia, sfruttamento di terre, popoli e ambiente e quindi tutto è sacrificabile nel nome del profitto.

E se a Gaza e in Cisgiordania decine di migliaia di morti e feriti urlano contro la sporca guerra sionista contro il popolo Palestinese, a israele viene garantita ogni impunità. Nel suo ruolo di testa di ponte dell'occidente imperialista nell'area medio-orientale. Israele è armata e sostenuta dagli alleati nonostante il rischio di escalation di guerra in tutto il Medio Oriente. Navi militari europee e americane, come già nel Mediterraneo, sono pronte lungo il mar Rosso a intervenire per sostenere e difendere l'alleato israeliano in questa la guerra sionista genocida.

La solita prepotenza u.s.a. coniugata con il suprematismo sionista.

Ed ecco allora il governo della Meloni che mostra il suo vero volto del nazionalismo militarista.  Ecco allora l'anno dell'orgoglio italiano augurato ai soldati per l'anno che verrà. Ecco allora la guerra come strumento di politica internazionale anche per l'Italia nella sua accettazione supina della strategia imperialista u.s.a./nato ed europea che infatti ci permette lo scorporo delle spese militari nel computo del rapporto deficit/pil.

Ma se tutto questo è la base della politica imperialista, che porta conflitti e tensioni in ogni continente, il popolo Palestinese è oggi testimonianza di una Resistenza possibile per ogni lotta anti coloniale e sociale in tutto il mondo.

Se la rapina colonialista di terre e lo sfruttamento di popolazioni per il profitto, sono l'obiettivo dei sistemi capitalisti a costo di un genocidio, la solidarietà di classe internazionalista e le lotte contro il potere economico dei singoli paesi rimangono l'arma principale per la Liberazione e l'emancipazione dallo sfruttamento e per la stessa esistenza dei popoli a partire da quello Palestinese. 

 

BASTA GUERRA, BASTA BOMBE, BASTA OCCUPAZIONE IN PALESTINA.

FERMIAMO IL GENOCIDIO, FERMIAMO L'APARTHEID.

PER IL RITORNO DEI PROFUGHI.

PER UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO.

PER UN PACE GIUSTA E POSSIBILE

 

PALESTINA LIBERA!


gaza