CONTRO OGNI GUERRA IMPERIALISTA; CONTRO IL SIONISMO E IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE

Inviato da redazione il Gio, 07/11/2024 - 08:18
Categoria
gaza

 

SABATO 9 NOVEMBRE

tutte e tutti in piazza con le Associazioni palestinesi di Milano

per il 57° CORTEO A MILANO 

partenza ore 15,00 in Piazza Cadorna

con termine in Porta Genova.

 

Il velo dell'ipocrisia occidentale è caduto da tempo.

Per chi sta subendo la violenza genocidaria sionista con l'utilizzo di bombe, fame, stenti e malattie, il risultato delle elezioni Usa è solo una questione di forma perchè, nella sostanza, anche il governo (Dem) Biden ha sempre imbottito di armi il piccolo stato canaglia perchè rappresenta l'ultima propaggine del l'imperialismo occidentale in  medio-oriente.

Sia Biden e la Harris che il nuovo eletto Trump, sanno bene come lo scopo della violenza del sionismo colonialista non sia mai stato quello di fermare la legittima Resistenza palestinese ma appunto quello di appropriarsi di tutta la Palestina.

La scelta tra l'involuzione protezionista del nazionalismo Trumpiano e l'imperialismo post globalizzazione della Harris in una fase di tendenza al consolidamneto di nuovi poli imperialistici, entrambi in una traiettoria di scontro economico/militare con la Cina, non cambia la sostanza di chi vive precariamente sotto le bombe e l'arroganza  della prevaricazione colonialista dell'entità sionista-Israele.

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La tragica differenza tra entrambi gli assassini, sperando di sbagliare, consisterà probabilmente solo in un'accellerazione e in una rivendicazionedel genocidio e della pulizia etnica cosi da risolvere una volta per tutte questo fastidioso, costoso e sanguinoso problema. Il più velocemente e definitivamente possibile.

Se i ridicoli moniti di Biden al terrorista Netanyahu, che infatti se ne è platealmente infischiato, sono vergognosamente risuonati piuttosto come i rimproveri bonari di un padre al proprio figlio bullo un po’ indisciplinato, i proclami antipalestinesi e i "programmi di ricostruzione edilizia" del genero sionista di Trump, che si fa apologeta di una completa e definitiva sostituzione etnica in Palestina, hanno il sapore esplicitamente sanguinario di un maglio di ferro che cala definitivamente sulla Palestina senza neanche più l'ipocrita ipocrita "mediazione" Dem: armi ad israele e aiuti umanitari ai palestinesi.

 

 

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Il supporto Usa alla piccolo stato canaglia sionista non è infatti esclusivamente di tipo militare ma rappresenta un potentissimo ombrello protettivo politico-mediatico per zittire e sovrastare ogni voce di protesta davanti ad un genocidio.

Ci interessa poco che il termine GENOCIDIO disturbi molti ben pensanti, anche a "sinistra", cosi impegnati a "discettare" sull'utilizzo corretto di questa parola da non accorgersi (quelli/e che si ritengono in buona fede) che il loro cinico riduzionismo sia molto simile alla complicità e sia strumentale alla giustificazione dell'orrore in corso a Gaza ........ pur di non criticare gli ebrei, in questa errata interpretazione e assimilazione dell'ebraismo all'entità sionista israele infatti rifiutata da decine di migliaia di ebrei in tutto il mondo.

Questo disumano digradare altalenante tra riduzionismo e complicità trasuda invece del sangue e della carne lacerata degli oltre 150.000 palestinesi morti feriti e dispersi, mentre è sotto gli occhi di tutte e tutti come il numero sia enormemente più alto per l'impossibilità di recuperare i corpi maciullati dai bombardamenti nella disumanità della "non vita" nella striscia di Gaza. A questo dato numerico vanno ora aggiunti i più di 3000 morti provocati dai bombardamenti a tappeto a Beirut e nel Libano meridionale e delle ingenti perdite umane causate dalle arbitrarie aggressioni isaeliane in Iraq, Siria e eYemen

"La Convenzione (ONU) sulla prevenzione e repressione del crimine di genocidio del 1948 ha qualificato questo crimine come atto commesso con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso."

Filmati di questi giorni (2 novembre) mostrano i buldozer dell'entità sionista-Israele che abbattono le case palestinesi al nord di Gaza per impedirne definitivamente il ritorno e appropriarsi di quella zona che già da tempo pare essere un obiettivo della speculazione immobiliare israeliana con villette fronte mare ... o già dichiarato futuro insediamente ebraico sionista dal "movimento dei coloni" guidato dai ministri nazisti Ben Gvir e Smootrich. Ma la violenza colonialista e la sua pulizia etnica si propagano per tutta la Cisgiordania abbattendo case a Jenin,Tulkarem fino a Gerusalemme uccidendo chi protesta e palestinesi, donne uomini e bambini/e colpevoli unicamente di essere tali. Distruggendo strade e infrastrutture e per rendere impossibile la sopravvivenza a chi non volesse fuggire e al contrario decidesse di rimanere sulla propria terra. 

Questa immagine è di lunedi 4 novembre e ritrae una squadraccia di coloni imbevuti di suprematismo sionista e fondamentalista, che aggrediscono, protetti dall' IDF, dei contadini palestinesi intenti a raccogliere le loro olive.

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La RESISTENZA è l'unica scelta di sopravvivenza per non sottostare ad un'altra definitiva NAKBA e piegarsi al sionismo.

La SOLIDARIETA' è un dovere etico di cui ci dobbiamo fare carico per sostenere il diritto all'esistenza popolo palestinese.

ANTIMPERIALISMO - ANTIRAZZISMO - ANTISIONISMO

Sabato scorso abbiamo scelto di fare il 56° corteo in una zona proletaria con un'alta densità di popolazione immigrata e ci siamo immediatamente trovati ad essere sommersi da una marea entusiasta e calorosa che ha ingrossato il corteo e rilanciato gli slogan in arabo.

Questo dato, peraltro facilmente immaginabile, è il prodotto del naturale combinarsi tra il rifiuto delle politiche imperialiste e colonialiste e dello sfruttamento di risorse e di esseri umani nel Nord Africa, oggi in Italia respinti dal razzismo di stato, e l'enorme ingiustizia storica centennale subita dal popolo palestinese che ha radici nel progetto sionista di una Palestina semplicemente senza più palestinesi.

Una lotta contro imperialismo e il razzismo che si devono cementare con l'antisionismo e la solidarietà per il popolo palestinese e la sua resistenza. Che sono parte della lotta contro il governo italiano Meloni-Salvini-Tajani complice del genocidio e marionetta identitaria in mano all'imperialismo occidentale.

Un identitarismo filo padronale che emerge prepotentemente con il DDL 1660 in tutta la sua portata di autoritarismo e di "fascismo" per la violenza con cui si propone di colpire, criminalizzare e reprimere ogni dissenso e opposizione di classe e sociale. 

Facciamo fronte e lavoriamo perchè ogni lotta, ogni conflitto specifico, sia un tassello e parte di un processo ricompositivo che seppellisca ogni forma di autoreferenzialità e autosufficienza per dare organizzazione alla classe, per contribuire ad una sua prospettiva di liberazione dal lavoro salariato.

ANTIMPERIALISMO - ANTIRAZZISMO - ANTISIONISMO sono parte di un'unica lotta.

NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA!

Fermiamo il genocidio e la pulizia etnica a Gaza e in Cisgiordania. Basta armi a Israele.

Per un cessate il fuoco immediato e definitivo.

Per l'invio immediato di aiuti umanitari a Gaza e Cisgiordania

Per il diritto all'esistenza, alla resistenza e al ritorno dei profughi.

Per il diritto all'Autodeterminazione del popolo palestinese.

PER UNA PALESTINA LIBERA DAL SIONISMO CON GERUSALEMME CAPITALE.

 

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