CON I LAVORATORI UNES IN LOTTA – SABATO 18 CORTEO A FIRENZE – DOMENICA 19 ASSEMBLEA NAZIONALE A BOLOGNA

Inviato da redazione il Gio, 16/09/2021 - 14:56
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adile

CON I LAVORATORI UNES IN LOTTA – SABATO 18 CORTEO A FIRENZE – DOMENICA 19 ASSEMBLEA NAZIONALE A BOLOGNA    

Brevi note sullo scontro “sindacale” alla Unes. 

Quando una semplicissima vertenza sindacale per alcune irregolarità in busta paga con la cooperativa LGD del consorzio Brivio-Viganò diventa occasione per 49 sospensioni (licenziameti)  fino ad arrivare ad un tentato omicidio diventa palese come il problema sia un altro.

Quando la presenza delle forze dell'ordine è cosi costante e pressante nel tentativo di sgomberare i picchetti davanti ai cancelli inseguendo i lavoratori dalla sede di Trucazzano a quella di Vimodrone fino alla sede centrale della Brivio-Viganò di Pozzuolo Martesana,.

Quando si comminano 15 fogli di via (numero provvisorio) ai lavoratori che scioperano davanti alla loro stessa  fabbrica provando ad impedirgli di rivendicare i loro diritti. 

Quando un alto responsabile della Brivio (lo stesso padrone ?) si getta con il suo suv bianco contro il picchetto investendo come birilli i lavoratori e continuando la sua corsa fino a colpire il dirigente della polizia facendolo sbalzare per aria (come si vede chiaramente dal video  https://www.facebook.com/sicobasmilano/videos/2646697172293017 )  non viene immediatamente fermato per tentato omicidio ma alle furiose proteste dei lavoratori viene risposto con ............. indagheremo.

Quando questa deliberata aggressione riporta le stesse modalità che hanno portato all'assassinio del compagno Adil davanti alla Lidl di Biandrate (vertenza sempre aperta dopo un mese di lacrime di coccodrillo) noi comprendiamo quanto in gioco ci sia altro.

In gioco c'è la volontà del padronato con il supporto del suo governo Draghi di scegliersi i suoi interlocutori più malleabili e zittire con la repressione ogni lotta che non si pieghi ai suoi diktat e si ponga su un piano di incompatibilità politica.

Siamo di fronte al disegno ormai esplicito di confindustria e padronato di ridisegnare nuovi rapporti di forza all'interno delle fabbriche e nei mille altri diversi luoghi di lavoro e di sfruttamento, cogliendo l'occasione della crisi pandemica e dei miliardi in arrivo del nuovo PRR.

 In gioco c'è anche l'esigenza particolare per il padronato della logistica, importando il modello Amazon e in generale americano di luoghi di lavoro senza sindacato (.....a parte i compiacenti), di schiacciare il Sicobas, come momento reale di organizzazione dei lavoratori,  che a livello nazionale si sta muovendo nell' ottica di una e necessaria ricomposizione delle lotte e che giorno per giorno rivendica diritti nella prospettiva di un'opposizione di classe generalizzata.

Ma la resistenza continua perchè gli unici strumenti in mano ai  lavoratori sono la solidarietà di e la lotta di classe da estendere e generalizzare per mettere i bastoni tra le ruote al piano padronale di reimpostare un nuovo modello di sviluppo e un nuovo ciclo di riaccumulazione di profitti sulle spalle di lavoratori sempre più precari e senza diritti. A questo dobbiamo opporre un nostra nuova idea di società e un nuovo sistema economico e sociale che metta al centro l'uomo e la natura nella complessità dei suoi bisogni.

 

SABATO 18 SETTEMBRE  CORTEO A FIRENZE

ore 14,30 concentramento alla Fortezza

Rispondiamo all'appello dei lavoratori della GKN partecipando al corteo nazionale del 18 settembre a Firenze perchè crediamo importante dare una risposta di massa e di classe allo stillicidio di licenziamenti. 

Crediamo però necessaria la denuncia della collusione dei sindacati confederati come docile strumento del dominio di classe ma riteniamo ugualmente fondamentale un processo di ricomposizione a partire dall'identità di bisogni e contraddizioni che dia maggior peso alla specificità delle diverse lotte ma che soprattutto sappia parlare un linguaggio di inclusione e solidarietà, di ricomposizione e di lotta e di identità di classe mettendo in secondo piano la propria appartenenza sindacale per praticare la strada del conflitto con lo strumento dell'unità della classe.

Una prospettiva che non può che essere che politica per mettere in campo forze di classe e non solo la debolezza o  la specificità delle singole lotte sindacali.

Una prospettiva  che possa dare risposte concrete ai lavoratori ma che contemporaneamente sia in grado di produrre una rottura con il sistema economico capitalista che è arrivato ad un punto di non ritorno non superabile se non procedendo con il completo annullamento di diritti, garanzie e speranza di vita per milioni di proletari in tutto il continente.

 

DOMENICA 19 SETTEMBRE ASSEMBLEA NAZIONALE A BOLOGNA

ore 10,30 sala Dumbo

Nel solco dell'approccio politico al corteo  di Firenze partecipiamo convinti all'assemblea di domenica 19 convinti che lo sciopero generale dell'11 ottobre debba essere solo un passaggio di generalizzazione del conflitto.

Un momento che se da una parte si possa riverberare dando forza ad ogni singola vertenza in corso, sappia però tracciare un percorso di unità e di ricomposizione dei più larghi e diversi settori di classe, dalla fabbrica al territorio con le sue mille forme di precarizzazione.

Crediamo che vadano superate le sterili logiche ancora purtroppo diffuse e radicate di arroccamento su una difesa meramente sindacale per potersi dare strumenti collettivi e aver maggior forza per misurarsi in maniera più globale e complessiva con i nuovi piani di ristrutturazione del capitale. 

Crediamo che vada avviato un confronto a tutto campo sul quadro generale per far emergere gli interessi di classe, comprendere i livelli di resistenza praticabili a fianco del rilancio di immaginario possibile e necessario di una trasformazione rivoluzionaria dell'esistente.

 

No ai padroni al loro governo.

Unità, solidarietà e lotta di classe.

I compagni e le compagne del Csa Vittoria

con Adil nel cuore