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al di fuori di ogni ricorrenza il tuo ricordo non passa e non passerà mai.
E senza alcuna elegia come succede tra compagni, prende forma una memoria nella quale si concentrano, per quanto possibile, ricordi e pezzi di vita e di lotte condivise.
Per noi la semplicità commovente di questa canzone, che abbiamo ascoltato mille e mille volte dopo quel maledetto giorno, rappresenta il martello che in una frazione di secondo spacca la crosta di gelo, quasi un tappo che la quotidianità della vita sovrappone per autoconservazione al dolore delle perdite che ognuno di noi si porta dietro, e fa fluire fino alle lacrime quel pugno nello stomaco, quella percezione fisica della perdita e dell'impossibilità di poterti reincontrare e condividere con te la fraternità della lotta, l'amore per l'uguaglianza sociale ma anche l'odio profondo per un sistema che si riproduce sulla vita di miliardi di sfruttati.
Ringraziamo Daniela e Matteo per questa sensazione bellissima e insieme dolorosissima che ci avete regalato e che si rinnova ogni volta.
Ciao Gnappo buon 25 aprile anche a te !
Non puoi sapere quanto ci piacerebbe sentirla dal vivo.
