Sul divieto di manifestazione del 27: l'antisemitismo sta nelle pieghe nascoste nell'album di famiglia di questo governo.

Inviato da redazione il Dom, 28/01/2024 - 11:52
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Il governo meloni/salvini ha negato il diritto alla protesta contro il GENOCIDIO del popolo Palestinese contrapponendolo alla Giornata della Memoria in ricordo dell'Olocausto. Il 27 gennaio le comunità Palestinesi hanno dovuto accettare un divieto ignobile e rimandare a oggi domenica 28 il grande corteo che, per il sedicesimo sabato consecutivo, sfilerà per le strade di Milano. Sulle potenti pressioni della comunità ebraica milanese (e romana), evidentemente convinta che illegittimo MAI PIU' possa valere solo per i fedeli della religione ebraica e per nessun altro, la Questura ha prima concesso l'autorizzazione al corteo per poi vietarlo nella giornata di venerdì. Il giorno prima di un corteo per il quale era annunciata la presenza di delegazioni quantomeno dal nord e centro Italia. Un intollerabile monopolio della memoria che legittima il sostegno al quotidiano massacro di Gaza. 

gaza
 

Hanno contrapposto la morte di milioni di donne e uomini trucidati dal nazismo e dal fascismo alla rivendicazione del diritto alla vita del popolo Palestinese.

Non c'è alcuna correlazione se non di complice strumentalità per concedere a israele la possibilità di arrivare alla Soluzione Finale per il popolo palestinese. Non sono parole usate a caso e, proprio a ridosso della Giornata della Memoria denunciamo che, giorno dopo giorno, si bombarda, si stermina e si affama un popolo per annientarlo.

Il termine GENOCIDIO non è legato solo alla quantità di morti quanto all'efferatezza della violenza, della scientifica pianificazione dell'odio portato alle estreme conseguenze fino a sparare sulla fila di donne e uomini, bambine e bambini disperati in attesa di qualcosa da mangiare. SIONISTI ASSASSINI!!!

 

La decisione di togliere i finanziamenti all' UNRWA da parte di 9 stati, (tra cui spicca l'Italia) per la presunta responsabilità di alcuni collaboratori con l'azione armata del 7 ottobre fa parte di questo piano di lento GENOCIDIO perché porta con sé la conseguenza di togliere cibo, aiuti umanitari, e aiuti medici ad una popolazione ormai stremata.

Il nostro odio contro il nazismo e il fascismo per lo sterminio della popolazione ebraica oltre a milioni di partigiani, militari, omosessuali, rom e sinti e chiunque non fosse assimilabile alla loro presunta supremazia razziale è lo stesso odio che oggi riversiamo nei confronti del sionismo perché basato, come per l'ideologia nazista, su una forma presunta di suprematismo e di fondamentalismo ebraico da imporre al popolo Palestinese.

I miserabili al governo equiparano il nostro antisionismo e il nostro anticolonialismo all’antisemitismo per infangare la solidarietà internazionalista con questa odiosa accusa.

A questa infamia rispondiamo di riguardarsi bene il proprio album di famiglia dove si trovano strabordanti esempi.

Come quel presidente del senato, della repubblica italiana nata dalla Resistenza, con complessi di inferiorità tali da tenersi in casa i busti di quel criminale buffone di mussolini e che definiva la brigata di SS colpita dai partigiani in via Rasella a Roma come una banda musicale di anziani pensionati, come chi si diletta con il saluto romano ed è ancora contiguo alle bande neonaziste della destra di piazza, come chi parla di banchieri usurai riproducendo la denigrante raffigurazione dell'ebreo tipica della vulgata antisemita, come chi esalta la figura di quell'almirante lurido fascista assassino di partigiani e di una moltitudine di ragazzi che si rifiutavano di arruolarsi nelle squadracce della R.S.I.. Come chi ciancia di "sostituzione etnica" e di purezza della "razza italica", chi definisce "grande statista" lo stesso mussolini che, tra gli altri crimini, sposava la teoria nazista della "supremazia razziale" applicando nel 1938 le famigerate leggi razziali che portarono prima alla discriminazione e poi alla persecuzione degli ebrei in italia fino alla deportazione per migliaia di loro nei campi di sterminio e nei forni crematori.

Siete voi gli antisemiti, voi e la vostra sub-cultura fascista che arriva da lontano di cui si sente la puzza ogni volta che aprite bocca, ogni volta che legiferate, che emettete un decreto securitario frutto del vostro autoritarismo perbenista, quella stessa puzza di fascismo che si sente quando mandate navi da guerra nel mar Rosso per combattere chi sabota gli aiuti militari a israele all'insegna del peggior militarismo bellicista perché a voi piacciono tanto le divise.

Le divise sporche di sangue dello spagnolo Franco, (ricordiamoci Vox ...io soy giorgia una mujer ...) del cileno Pinochet, dell'argentino Videla come anche del cubano Batista preso a calci e spedito tra i suoi amici americani dalla Rivoluzione Cubana.

Uomini veri, come piacciono a voi, come il vostro "presidente del consiglio" donna che (per voi) è brava perché "ha le palle" come un uomo.

Ci fate ribrezzo per la vostra pochezza umana e culturale tale da agognare l'Uomo con la u maiuscola (mica gay o femmina da riproduzione) che si erge nel fulgore della storia contro gli orchi del “Signore degli anelli” di Tolkien. Ci fate schifo per la vostra storia di topi di fogna assurti ad un ruolo di governo che per voi è solo pratica di potere. Potere e comando di una classe per cui una volta mettevate le bombe e di cui oggi proteggete gli interessi al potere.

Siete voi gli antisemiti!! 

Che vi sentite garantiti dal vostro indecoroso servilismo voltagabbana nei confronti del blocco imperialista occidentale, che oggi equiparate all'antisemitismo ogni legittima critica verso israele.

Ma parlate a bassa voce perché ad aprirla troppo uscirebbe quell'olezzo di topo di fogna che vi porterete sempre dietro. 

Ma il GENOCIDIO del popolo Palestinese sta già cambiando la storia e segna l'inizio della fine dell'egemonia dell'occidente perché ha smascherato davanti a tutti i popoli del mondo il suo vero volto di ingiustizia, di arroganza e prepotenza. E questo non vuole dire ammiccare a qualche altra potenza imperialista; non ci facciamo e non ci faremo chiudere in questa spirale che sta portando l'umanità verso una nuova guerra mondiale per sopperire ad una crisi strutturale di un modo di produzione basato sullo sfruttamento massimizzato di ogni risorsa, umana o naturale con lo sconvolgimento del ciclo ecologico.

Noi abbiamo un'altra idea da opporre alla vostra violenza come cultura di potere. 

Un'idea di una società di liberi e di uguali senza più sfruttamento di classe, senza più discriminazione di genere, del colore della pelle o del luogo di provenienza. 

Un mondo senza più razzismo, colonialismo, sionismo e suprematismo su base religiosa, sessismo e antropocentrismo, per un mondo senza più sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dell'uomo sulla donna e dell'uomo sulla natura.

E questa nuova società in cui al centro sarà messo l'essere umano con i suoi bisogni reali, non il profitto per pochi di noi, si chiama Comunismo.

E vi combatteremo con ogni mezzo necessario.

Al fianco del popolo Palestinese per il suo diritto all'esistenza, alla Resistenza e alla propria autodeterminazione, per il diritto al ritorno dei profughi. 

 

Domenica 28 gennaio ore 15,00

CORTEO con concentramento in piazza Loreto

e termina all'anfiteatro Martesana.

 

Partecipa alla campagna: www.ricostruiamoasilovik.it