ADESSO BASTA! Contro il sessismo fuori e dentro il movimento redazione Mar, 01/02/2011 - 21:13

Al disgusto e allo sdegno che dobbiamo provare non c’è mai fine.

Contro lo sfruttamento e la precarietà: sciopero generale della logistica

Inviato da redazione il Lun, 25/10/2010 - 13:41

A partire dalla notte di giovedì 29 e per tutti i successivi turni di lavoro del 30 ottobre i facchini della logistica (organizzati dal S.I. Cobas e dall'A.D.L. Cobas) sciopereranno per il rinnovo del contratto nazionale di settore in scadenza nel prossimo dicembre. 

SCIOPERO GENERALE 25 GIUGNO 2010

Inviato da redazione il Ven, 25/06/2010 - 13:29
Facciamo pagare la crisi ai padroni e ai loro governi di centrodestra e centrosinistra!
Aprile 1975 – Aprile 2010 Noi non dimentichiamo! redazione Gio, 08/04/2010 - 22:13
975 fu un anno molto particolare. Si andava affermando in maniera sempre più eclatante una pesante crisi strutturale del modo di produzione capitalistico; era già da tempo finito, infatti, il boom economico quando la fase di ricostruzione post bellica e la forte accelerazione di un processo di industrializzazione, basato su un economia di scala, avevano permesso una fortissima accumulazione di profitti per una rinata borghesia nazionale. Questa nuova accumulazione di profitti aveva permesso, all’insegna delle teorie keynesiane, un intervento statale sempre più massiccio e una redistribuzione progressiva del reddito per una forte spinta ai consumi interni, ma era anche servita ad imporre, a un paese che usciva devastato dalla guerra e dal ventennio fascista, una sorta di patto sociale che prometteva la diffusione di maggior benessere, con l’allargamento del numero dei salariati in cambio di livelli di sfruttamento e profitti sempre maggiori.

A TRENT’ANNI DALLA STRAGE IMPUNITA LO STATO S’ASSOLVE E CONTRATTACCA

Inviato da redazione il Sab, 12/12/2009 - 17:37
Il 12 Dicembre di trenta anni fa una bomba scoppia a Milano nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana. L’attentato provoca 16 morti ed 88 feriti, inaugura la strategia della tensione e rimane, a tutt’oggi, uno dei più “impenetrabili misteri” nella storia di questo paese. Nonostante una ben orchestrata montatura giornalistico-poliziesca attribuisca in un primo momento agli Anarchici la responsabilità della strage, appare invece subito chiara la matrice neofascista, come palese ne appare il movente. Gli ultimi anni ’60 vedono svilupparsi nel paese un movimento di lotta che non ha eguali nel mondo capitalista occidentale. Movimento studentesco e movimento operaio aprono un fronte di lotte capace di spazzare via ogni resistenza repressiva di baroni e padronato. Nelle scuole, nelle università e nelle fabbriche si susseguono scioperi e occupazioni che vedono il realizzarsi di conquiste che saranno per anni fondamentali per il proletariato e per quello stato sociale e che, solo dopo molto tempo, l’accanimento padronale e la ristrutturazione capitalistica riusciranno a smantellare. (In maniera direttamente proporzionale all’indebolimento e alla frammentazione dei soggetti che composero il fronte di lotte stesso).