25 maggio in piazza contro il genocidio del popolo Palestinese 32° Corteo a Milano

Inviato da redazione il Mer, 22/05/2024 - 15:13
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25 maggio in piazza contro il genocidio del popolo Palestinese

32° Corteo a Milano appuntamento ore 15 piazzale Loreto

con termine al Parco Trotter.

 

CONTRO IL MASSACRO A GAZA, PER UN CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO E PERMANENTE, 

PER L'INVIO DI AIUTI UMANITARI PER TUTTA LA POPOLAZIONE RIDOTTA IN CONDIZIONI DISUMANE DALL'ASSEDIO SIONISTA, 

PER IL RILASCIO DELLE MIGLIAIA DI OSTAGGI PALESTINESI RASTRELLATI E CHIUSI NEI CAMPI DI DETENZIONE.

PER IL DIRITTO ALLA LIBERA AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO PALESTINESE CON IL RITORNO DEI PROFUGHI DALLA NAKBA AD OGGI.

gaza

L'ipocrisia delle istituzioni "democratiche mondiali" ha raggiunto un livello inammissibile. 

La decisione Pilatesca della Corte Penale Internazionale di chiedere un mandato d’ arresto internazionale per Netanyahu e la sua banda di assassini al governo di Israele, insieme alla dirigenza del movimento Hamas, è certamente un monito chiaro ma è inaccettabile per la sua falsa e strumentale equidistanza.

Strumentale equidistanza perché fa scempio della verità e mistifica quanto sta accadendo giorno dopo giorno assecondando la criminale narrazione sionista.  

Falsa equidistanza non tanto per la cruda diversità del numero dei morti, ma per il non riconoscimento dell'evidente strategia di rimozione del popolo Palestinese dalla storia oltre che dall'agenda politica mondiale. 

Una rimozione che noi chiamiamo genocidio epistemico per l'esplicita e dichiarata volontà di cancellare storia, cultura, arte, vita e relazioni sociali del popolo Palestinese estirpandone e cancellandone radici e futuro.

La ribellione del 7 ottobre, dopo decenni di massacri di apartheid e pulizia etnica, ha visto i Palestinesi mettersi tragicamente in gioco per non morire giorno dopo giorno in silenzio e poter aspirare ad un futuro come popolo unito. Questa data è stata presa a pretesto per un pianificato e scientifico tentativo di rimozione della "questione Palestinese" ed appropriarsi definitivamente della Palestina.

È quindi criminale l’equiparazione tra la resistenza di un popolo che vive sotto occupazione da 76 anni, al progetto Genocida sionista che vuole concretizzare il grande sogno suprematista e colonialista di una "grande israele" in terra di Palestina nei confini disegnati dalla setta politico/religiosa sionista.

aggiornamenti da Pagine Esteri:  https://pagineesteri.it/2024/05/21/medioriente/israele-intensifica-gli-attacchi-a-gaza-e-in-cisgiordania-massacro-a-jenin/

Ad oggi stiamo parlando, per difetto, di qualcosa come almeno 40.000 morti contando quelli identificati e le altre migliaia di vittime ancora seppellite sotto le macerie o infossate in "fosse comuni" che appena scoperchiate fanno apparire l'orrore della disumanità con donne, uomini e bambini decapitati, torturati e gettati ancora legati nelle fosse. Siamo tutte e tutti testimoni della scientifica distruzione a Gaza di ogni infrastruttura civile, del 70 % delle abitazioni, scuole, ospedali, chiese e moschee, della desertificazione di un intero territorio per impedire il ritorno dei legittimi proprietari di quella terra per trasformarla in una nuova colonia che la setta suprematista politico/confessionale sionista definisce "terra promessa". Della pianificata e scientifica eliminazione della popolazione civile per fame.

Questo massacro a Gaza, ormai storico esempio della disumanità sionista e della disumanizzazione del "nemico Palestinese”, si accompagna ai 500 e più palestinesi assassinati dal piombo dei coloni e dell'esercito israeliano in Cisgiordania. 

Non ci può essere equidistanza tra chi occupa terra e distrugge vite e chi si difende legittimamente da un'occupazione illegale ma protetta e legittimata dalle coperture politiche dell'imperialismo occidentale. Un blocco neocoloniale che include il governo Meloni vicino politicamente ai grandi esempi di feccia disumana come netanyahu, Orban e tutte le formazioni della nuova destra fascista in Europa.

La solidarietà non si ferma, continua la mobilitazione a fianco del popolo Palestinese.

Per una Palestina libera e laica che sappia far convivere in pace etnie e religioni diverse gettando il sionismo tra i rifiuti della storia accanto al fascismo e al nazismo.

 

SOLIDARIETÀ ALLE/AGLI STUDENT@ DELL'INTIFADA STUDENTESCA DI MILANO

il 21 maggio un gruppo di provocatori filo-sionisti ha aggredito con modalità squadristiche le studentesse e gli studenti che presidiano con le tende l'Università Statale con attività di denuncia e controinformazione sul genocidio a Gaza e per richiedere l'annullamento di ogni rapporto con le università israeliane.

Un gruppo organizzato della setta ideologica sedicente "Lotta Comunista" (!!!) non nuova negli anni a simili e anche peggiori provocazioni è entrato nell'università gettando all'aria le tende e aggredendo con pugni e calci i presenti. 

Questa aggressione squadrista evidenzia con chiarezza la parte della barricata per cui militano.

Dimostra come, soggettivamente e oggettivamente, siano schierati con il sionismo e per il genocidio Palestinese e, come i fascisti, quanto siano servi idioti utili per un possibile intervento repressivo nell'università contro il presidio stabile di tende solidali con il popolo Palestinese.

Solidarietà con chi sta dalla parte del popolo Palestinese e contro l'imperialismo.

Con la Palestina che resiste.