PER ADIL SENZA PERDERE LA NOSTRA TENEREZZA.
Oggi non abbiamo voglia di fare un’analisi politica razionale della situazione. Oggi vogliamo solo dire che ci sentiamo vicini ad ADIL nella sua lotta contro lo sfruttamento di classe. Per Adil e con Adil, perché ci sono morti che pesano come una piuma e vite che quando vengono spezzate pesano come una montagna, nel ricordo e nella vita, nel cuore e nella mente di ogni compagno e compagna che aspiri ad una società più giusta senza più classi ne padroni.
Perché è morto un compagno, un compagno del Sicobas che sentiamo come nostro. Nostro, fianco a fianco nella lotta per una trasformazione radicale delle condizioni di vita di milioni di proletari e proletarie in ogni parte del mondo. Nostro e vicino, fianco a fianco davanti a quel camion che ti ha ucciso, guidato da un miserabile e insignificante servo manovrato dai padroni Per imporre il loro comando, e la loro insaziabile fame di profitto.
Compagno Adil sei caduto vittima di una guerra di classe. Non sei il primo e non sarai purtroppo l’ultimo, lo sappiamo. Ma mentre il nostro cuore è lacerato e piange, la nostra mente è ben lucida e conosce bene gli assassini, la barbarie del modo di produzione basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, la violenza della prevaricazione di pochi sulla vita di un’ intero pianeta. Ma a questo sistema noi opponiamo i tuoi e i nostri valori. Il valore della solidarietà e dell’uguaglianza sociale, del sacrificio individuale in nome di una collettività, dell’eliminazione di ogni discriminazione di genere e colore della pelle. Dell’ abbattimento definitivo di una società basata sullo sfruttamento e sulla divisione in classi. Per chi ha questi valori la vita di un compagno ha un valore immenso ed è ancora incredibile pensare che il gesto criminale di un bastardo ti abbia potuto togliere la vita, ti abbia tolto ai tuoi compagni e alle tue compagne, ti abbia tolto a tua moglie e ai tuoi figli. Chiediamo ora a tutti di scegliere da che parte stare e gli assassini non si potranno nascondere perché il tuo nome sarà in ogni lotta.
A noi resta il tuo esempio e il monito ai padroni che non ci potranno mai cambiare e che saremo sempre più duri senza mai perdere la tenerezza e la capacità di piangere per un nostro compagno assassinato insieme alla capacità di essere sempre più lucidi nel nostro odio di classe.
I compagni e le compagne del Csa Vittoria