24 febbraio 2022 - 25 febbraio 2023

Inviato da redazione il Mer, 22/02/2023 - 14:11
Categoria

Il 24 febbraio del 2022 l’ingresso delle truppe russe in Ucraina segna un’accelerazione militare e un probabile punto di non ritorno negli equilibri tra poli imperialisti, di diverso peso e consistenza economica e militare, per imporre e definire le proprie sfera di influenza geopolitica. Crediamo che questa guerra arrivi da lontano e sia il prodotto di una tendenza alla guerra insita nel modo di produzione capitalistico in una fase di crisi strutturale ben precedente alla data di inizio ufficiale dell’inizio delle ostilità.                                                                              Siamo convinti che le proletarie e i proletari del Donbass, ucraini, russi, europei in tutto il mondo non abbiano  nulla da guadagnare da questa guerra che sta tragicamente provocando centinaia di migliaia di morti oltre che un impoverimento generale delle classi subalterne.            Questo rafforza la nostra convinzione che la guerra si potrà fermare, questa come le prossime, solo con la mobilitazione dell’intera classe dei lavoratori e lavoratrici, del proletariato marginalizzato atomizzato e diffuso nei territori metropolitani, delle studentesse e degli studenti, dei disoccupati, ormai cronico esercito industriale di riserva, come degli oltre 5 milioni di uomini donne che sopravvivono oltre la soglia di povertà.                                                                Perché la nostra contrapposizione alla guerra nasce dalla volontà di estirparne le cause; una contrapposizione allo sfruttamento capitalista di uomini donne e all’ accaparramento e alla devastazione di risorse naturali.  Sul fronte interno il governo Meloni si sta facendo perfetto interprete di questa guerra con l’incremento di spese militari e con politiche antioperaie che sottraggono risorse ai rimasugli dello stato sociale sanità e scuola pubblica e con l’incremento di livelli repressivi e  forme di autoritarismo poste in agenda giorno dopo giorno.

Per una piazza unitaria contro la guerra !!

Lanciamo questo appello perché crediamo che la situazione sia cosi grave e il pericolo di un’escalation bellica sia tale da richiedere un necessario e doveroso sforzo maggiore di convergenza se non di condivisione di percorsi di mobilitazione contro la barbarie di questa guerra imperialista combattuta oggi sul suolo ucraino.                                                  Chiediamo alle forze di classe, al sindacalismo conflittuale, a tutte le strutture politiche,  sociali e territoriali uno sforzo ancora purtroppo assente, un salto di qualità,  una convergenza invece oggi assolutamente necessaria per dare una risposta di classe e per essere attrattiva ed esprimere indicazioni di mobilitazione anche nei confronti del mondo “pacifista” purtroppo assente o confuso a tal punto da consegnarsi talvolta nelle mani di chi in maniera criminale parla incoerentemente di pace mentre continua ad inviare armi all’ esercito ucraino.

Il 25 febbraio parteciperemo al corteo di Milano in uno spezzone antimperialista  e anticapitalista in continuità con l’assemblea del 18 febbraio confidando nella possibilità  di costruire un percorso costante di mobilitazione contro la guerra, contro il governo Meloni contro la sua finanziaria antiproletaria per la costruzione di un fronte di classe contro la guerra e il sistema capitalista che la genera.

concentramento SABATO 25 febbraio 
ore 15,00 in Piazzale Loreto
per uno spezzone antimperialista e anticapitalista con le realtà che hanno prodotto e condiviso  l'assemblea del 18 febbraio

Le compagne e i compagni del Csa Vittoria                           www.csavittoria.orginfo@csavittoria.org