COMUNICATO del PATTO D’AZIONE di MILANO sulle GIORNATE di LOTTA del 29/30 GENNAIO promosso dall’ASSEMBLEA dei LAVORATORI COMBATTIVI e indetto dal SICOBAS e dallo SLAI COBAS

Inviato da redazione il Mar, 02/02/2021 - 16:36
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Dopo la riuscitissima giornata di sciopero nazionale del 29 gennaio con risultati ben oltre le aspettative, che ha anche visto portare dagli studenti la loro protesta sotto il palazzo della regione Lombardia, sabato 30 si è svolta una bella e coinvolgente manifestazione in piazza Duomo indetta dal Patto d’Azione per un fronte unico di classe.

La presenza di centinaia di lavoratori e lavoratrici, studenti, compagni e compagne chiamate alla mobilitazione del Patto, ha caratterizzato la giornata, valorizzando ulteriormente l’ottima riuscita dello sciopero generale da un punto di vista più politico in chiave anticapitalista.

Presidio regione Lombardia

      Regione Lombardia - 29 gennaio

Prima del Duomo si era tenuta un’iniziativa di contestazione davanti ad una sede della FedEx-TNT e alla stessa Confindustria, con striscioni sulle responsabilità padronali e del modo di produzione capitalistico sui morti Covid, e uno striscione in francese come testimonianza della solidarietà internazionalista con i lavoratori della FedEx belga in sciopero come i loro colleghi italiani contro il piano di licenziamenti.

Durante tutta la mobilitazione si sono susseguiti numerosi interventi che hanno provato a dare uno spessore complessivo e a tracciare una prospettiva di superamento rivoluzionario del modo di produzione capitalistico. 

Dagli interventi è emersa una chiara valorizzazione politica delle 2 giornate di mobilitazione strutturalmente legate tra loro, insieme ad una sempre maggiore consapevolezza delle possibilità di un allargamento a nuovi settori di intervento.

Piazza Duomo - 30 gennaio

Finalmente superata la narrazione della lamentela del “povero lavoratore sfruttato”, ci sono stati al contrario interventi di forte denuncia delle condizioni di lavoro e di vita delle lavoratrici degli alberghi, dei lavoratori della logistica, dei rider, del Comitato in difesa della salute nei posti di lavoro, di altri comitati territoriali, degli addetti alla sicurezza, degli studenti raccolti e scesi in lotta per cementare insieme un piccolo ma prezioso salto in avanti collettivo della coscienza di classe. 

Uno sciopero generale esplicitamente politico che, nonostante il suo carattere “d’avanguardia” poiché non ancora in grado di bloccare tutto il territorio nazionale, è stato estremamente positivo avendo un primo luogo certamente messo in campo forze molto consistenti e prodotto il blocco, questo si reale, dei principali hub della logistica, con un significativo allargamento in settori di lavoratori mai coinvolti precedentemente in mobilitazioni del sindacalismo di base. Questo sottolinea l’importanza di aver dato vita ad un’assemblea dei lavoratori combattivi comeambito plurale e collettivo dove raccogliere il dissenso, la rabbia e una trasparente esigenza di unità di classe, allargando il perimetro d’intervento anche coinvolgendo settori del sindacalismo confederale in chiara rottura con le strategie di subordinazione completa alle esigenze di comando padronali e confindustriali.

Da questo punto di vista crediamo si siano poste le basi per un positivo allargamento dell’Assemblea dei Lavoratori Combattivi e si sia dimostrato che, come Patto d’Azione, abbiamo dato vita ad un necessario processo di aperto confronto da un punto di vista di classe, sottolineandone la volontà inclusiva come elemento costitutivo, verso ogni realtà politica, sindacale e territoriale, e ai singoli compagne e compagni che vogliano dare il loro contributo.

Senza voler sopravvalutare la positività di queste due giornate possiamo certamente dire che la strada è in salita, per le difficili condizioni di fase determinate da una drammatica crisi oramai riconosciuta come sindemica, ma che  stiamo incominciando a percorrerla con i primi passi insieme a chiunque si voglia concretamente schierare su un punto di vista anticapitalista e a mettersi in gioco con concretezza, organizzazione generalizzando le lotte in una prospettiva di trasformazione della società in senso anticapitalista.

Invitiamo ogni struttura conflittuale, ogni struttura dell’autorganizzazione sindacale e sociale, ogni collettivo territoriale, ogni realtà che si occupa delle contraddizioni di classe, di genere, di ambiente e di sfruttamento del territorio, di immigrazione, di antirazzismo di classe e tutti i compagni e le compagne, a confrontarsi con questo percorso collettivo e a partecipare alle prossime scadenze di lotta.

 

 

Qui un video della giornata https://www.youtube.com/watch?v=G8r8NK1e5I4&feature=youtu.be

 

Qui il link al comunicato nazionale sulla giornata di sciopero del 29 gennaio sul sito del Patto d'azione anticapitalista per il fronte unico di classe  https://fronteanticapitalista.org/29-gennaio-un-segnale-chiaro-a-padroni-e-governo/