IL GOVERNO CONTE CI VUOLE DOCILI E RASSEGNATI, CONFINDUSTRIA CI VUOLE SCHIAVI E AFFAMATI
SABATO 24 OTTOBRE
GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE
Mentre in tutta Europa dilaga la seconda ondata pandemica, nel nostro paese ii governo e le amministrazioni locali si trovano a fronteggiare la nuova emergenza con un sistema sanitario disastrato come in primavera: pochissime nuove risorse, strutture fatiscenti, gravi carenze d'organico e un personale medico-infermieristico che a dispetto delle fatiche sfiancanti del lockdown continua ad essere umiliato dal mancato rinnovo del CCNL di categoria e da livelli salariali da fame.
I padroni, con la complicita di governo ed istituzioni locali, la scorsa primavera hanno contribuito a trasformare la pandemia in mattanza negli ospedali e nelle RSA, in primis in Lombardia, tenendo aperte migliaia di fabbriche senza alcun riguardo per la sicurezza e la salute di lavoratori e lavoratrici. Ora, sempre in nome del profitto, minacciano barricate per
impedire stringenti misure di sicurezza, nonostante ii rischio di un collasso degli ospedali su scala nazionale: uno scenario reso ancor piu drammatico al sud, che stavolta e pienamente coinvolto dalla pandemia.
Mentre Conte, ii PD e i M5Stelle hanno mantenuto l'impianto razzista, repressive e antioperaio dei decreti sicurezza di Salvini (limitandosi a qualche modifica irrisoria e di facciata), l'esecutivo e sempre piu ostaggio dell'arroganza di Bonomi e di Confindustria, delle sue richieste e delle sue pretese, a partire dal mancato rinnovo della moratoria sui licenziamenti a fine anno, nonostante ii proseguo dell'emergenza.
I padroni si sentono talmente forti da far saltare i tavoli di trattativa sui rinnovi contrattuali, come dimostra ii caso eclatante del CCNL metalmeccanici, con lo scopo dichiarato di ottenere dei contratti-farsa, senza alcun aumento salariale e con l'imposizione di forme sempre piu brutali di precarieta e di sfruttamento.
lntanto, al di la delle chiacchiere e della propaganda, si pensa di destinare la gran parte dei fondi del Recovery Plan alle ristrutturazioni produttive necessarie al capitale per contrastare la crisi in corso dal 2008, a infrastrutture e grandi opere al servizio delle imprese o direttamente nelle tasche dei padroni sotto forma di sgravi e incentivi. Risorse che stravolgeranno sempre piu i servizi universali (sanita, scuola, trasporti, assistenza), disarticolati da autonomie piu o meno differenziate, e che andranno anche a incrementare le spese militari e i piani bellici (30 miliardi destinati alla difesa). Risorse che, con le condizionalita imposte dalla UE, saranno ripagate con nuove lacrime e nuovo sangue da lavoratori, lavoratrici e classi oppresse.
Senza una ripresa generale delle lotte e del protagonismo di lavoratori e lavoratrici, entro l'inverno assisteremo a un'ondata di licenziamenti, a un taglio dei salari e a un massacro sociale senza precedenti.
Per questo motivo lo scorso 27 settembre centinaia di lavoratori e delegati combattivi di diversa appartenenza categoriale e sindacale si sono incontrati a Bologna, con l'obbiettivo di tracciare una piattaforma di lotta e di mobilitazione capace di contrapporsi in maniera adeguata ai piani di macelleria sociale di padroni e governo, e di lanciare dal basso un percorso di mobilitazione che porti in tempi brevi a un vero sciopero generale.
• PER IIL RINNOVO IIMMEDIATO DI TUTTI I CCNL SCADUTI,CON FORTAUMENTI SALARIALI E FORTI DISINCENTIVI Al CONTRATTI PRECARI E A TERMIINE;
• NO Al LICENZIAMENTI DI MASSA; RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A PARITA' DI SALARIO, SALARIO MEDIO GARANTITO A DISOCCUPATI E PRECARI E INTEGRAZIONE DELLA CIGAL 100%;
• I COSTI DELLA CRISI SANITARIA SIANO PAGATI DA CHI NON HA MAI PAGATO: PATRIMONIALE SULLE GRANDI RICCHEZZE PER RILANCIARE LA SANITA', LA SCUOLA PUBBLICA, I TRASPORTI E I SERVIZI SOCIALI;
• DOCUMENTI, DIRITTO D'ASI LO, REGOLARIZZAZIONE CONTRATTUALE E PIENI DIRITTI DI CITTADINANZA PER TUTTI I LAVORATORI IMMIGRATI,CON L'ABOLIZIONE DEI DECRETI SICUREZZA (CHE REPRIMONO ANCHE DISSENSO E CONFLITTO SOCIALE).
• CONTRO OGNI AUTONOMIA DIFFERENZIATA, OGGI RILANCIATA DAL GOVERNO
• ANNULLAMENTO DELLE SPESE MILITARI E RICONVERSIONE DI TUTTA LA FILIERA DELL'IINDUSTRIA BELLICA E MILITARE, A SPESE DELLO STATO E PIENA GARANZIA DEL LAVORO;
• TUTELA PIENA DELLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO CON NUOVI E STRINGENTI PROTOCOLLI PER LA PREVENZIONE DEL CONTAGIO DA COVID 19, GESTITI DA COMITATI E RAPPRESENTANTI ELETTI DA LAVORATORI E LAVORATRICI.
24 OTTOBRE 2020
MANIFESTAZIONI, PRESIDI DI LOTTA IN OGNI CITTA'
MILANO
ORE 14.30 SOTTO LA SEDE DELL'INPS DI VIA GONZAGA 6
ORE 16.30 SOTTO L'ASSOLOMBARDA DI VIA PANTANO 9
ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI COMBATTIVI
Chiediamo a tutte e tutti di rispettare e far
rispettare tutte le misure di protezione individuale e il distanziamento,
innanzitutto per proteggere la salute nostra e di tutti i partecipanti,
oltre che per non prestare il fianco a misure repressive.