GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE SABATO 24 OTTOBRE

Inviato da redazione il Mer, 21/10/2020 - 14:23
Categoria
giornata di mobilitazione

 

IL GOVERNO CONTE CI VUOLE DOCILI E RASSEGNATI, CONFINDUSTRIA CI VUOLE SCHIAVI E AFFAMATI

SABATO 24 OTTOBRE

GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE 


Mentre in tutta Europa dilaga la seconda ondata pandemica, nel nostro paese ii governo e le amministrazioni locali si trovano a fronteggiare la nuova emergenza con un sistema sanitario disastrato come in primavera: pochissime nuove risorse, strutture fatiscenti, gravi carenze d'organico e un personale medico-infermieristico che a dispetto delle fatiche sfiancanti del lockdown continua ad essere umiliato dal mancato rinnovo del CCNL di categoria e da livelli salariali da fame.

I padroni, con la complicita di governo ed istituzioni locali, la scorsa primavera hanno contribuito a trasformare la pandemia in mattanza negli ospedali e nelle RSA, in primis in Lombardia, tenendo aperte migliaia di fabbriche senza alcun riguardo per la sicurezza e la salute di lavoratori e lavoratrici. Ora, sempre in nome del profitto, minacciano barricate per

impedire stringenti misure di sicurezza, nonostante ii rischio di un collasso degli ospedali su scala nazionale: uno scenario reso ancor piu drammatico al sud, che stavolta pienamente coinvolto dalla pandemia.

Mentre Conte, ii PD e i M5Stelle hanno mantenuto l'impianto razzista, repressive e antioperaio dei decreti sicurezza di Salvini (limitandosi a qualche modifica irrisoria e di facciata), l'esecutivo sempre piu ostaggio dell'arroganza di Bonomi e di   Confindustria, delle sue richieste e delle sue pretese, a partire dal mancato rinnovo della moratoria sui licenziamenti a fine anno, nonostante ii proseguo dell'emergenza.

I padroni si sentono talmente forti da far saltare i tavoli di trattativa sui rinnovi contrattuali, come dimostra ii caso eclatante del CCNL metalmeccanici, con lo scopo dichiarato di ottenere dei contratti-farsa, senza alcun aumento salariale e con l'imposizione di forme sempre piu brutali di precarieta e di sfruttamento.

lntanto, al di la delle chiacchiere e della propaganda, si pensa di destinare la gran parte dei fondi del Recovery Plan alle ristrutturazioni produttive necessarie al capitale per contrastare la crisi in corso dal 2008, a infrastrutture e grandi opere al servizio delle imprese o direttamente nelle tasche dei padroni sotto forma di sgravi e incentivi. Risorse che stravolgeranno sempre piu i servizi universali (sanita, scuola, trasporti, assistenza), disarticolati da autonomie piu o meno differenziate, e che andranno anche a incrementare le spese militari e i piani bellici (30 miliardi destinati alla difesa). Risorse che, con le condizionalita imposte dalla UE, saranno ripagate con nuove lacrime e nuovo sangue da lavoratori, lavoratrici e classi oppresse.

Senza   una   ripresa   generale   delle   lotte   e   del   protagonismo    di   lavoratori e lavoratrici, entro l'inverno assisteremo  a  un'ondata  di  licenziamenti,  a  un taglio dei salari e a un massacro sociale senza  precedenti.

Per questo motivo lo scorso 27 settembre centinaia di lavoratori e delegati combattivi di diversa appartenenza categoriale e sindacale si sono incontrati a Bologna, con l'obbiettivo di tracciare una piattaforma di lotta e di mobilitazione capace di contrapporsi in maniera adeguata ai piani di macelleria sociale di padroni e governo, e di lanciare dal basso un percorso di mobilitazione che porti in tempi brevi a un vero sciopero generale.

 

•           PER IIL RINNOVO IIMMEDIATO DI TUTTI I CCNL SCADUTI,CON FORTAUMENTI SALARIALI E FORTI DISINCENTIVI Al CONTRATTI PRECARI E A TERMIINE;

•           NO Al LICENZIAMENTI DI MASSA; RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A PARITA' DI SALARIO, SALARIO MEDIO GARANTITO A DISOCCUPATI E PRECARI E INTEGRAZIONE DELLA CIGAL 100%;

•           I COSTI DELLA CRISI SANITARIA SIANO PAGATI DA CHI NON HA MAI PAGATO: PATRIMONIALE SULLE GRANDI RICCHEZZE PER RILANCIARE LA SANITA', LA SCUOLA PUBBLICA, I TRASPORTI E I SERVIZI SOCIALI;

•           DOCUMENTI, DIRITTO D'ASI LO, REGOLARIZZAZIONE CONTRATTUALE    E PIENI DIRITTI  DI  CITTADINANZA   PER TUTTI  I LAVORATORI IMMIGRATI,CON L'ABOLIZIONE DEI DECRETI SICUREZZA (CHE REPRIMONO ANCHE DISSENSO E CONFLITTO SOCIALE).

•           CONTRO OGNI AUTONOMIA DIFFERENZIATA, OGGI RILANCIATA DAL GOVERNO

•           ANNULLAMENTO   DELLE   SPESE   MILITARI   E   RICONVERSIONE   DI TUTTA  LA  FILIERA  DELL'IINDUSTRIA  BELLICA  E  MILITARE,  A  SPESE DELLO STATO E PIENA GARANZIA DEL LAVORO;

•           TUTELA  PIENA  DELLA  SICUREZZA  SUI  LUOGHI  DI  LAVORO  CON NUOVI   E   STRINGENTI   PROTOCOLLI   PER   LA   PREVENZIONE   DEL CONTAGIO  DA  COVID  19,  GESTITI  DA  COMITATI  E  RAPPRESENTANTI ELETTI DA LAVORATORI E LAVORATRICI.

 

24 OTTOBRE 2020

MANIFESTAZIONI, PRESIDI DI LOTTA IN OGNI CITTA'

 

MILANO

ORE 14.30 SOTTO LA SEDE DELL'INPS DI VIA GONZAGA 6

ORE 16.30 SOTTO L'ASSOLOMBARDA DI VIA PANTANO 9

 

ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI COMBATTIVI

 

Chiediamo a tutte e tutti di rispettare e far
rispettare tutte le misure di protezione individuale e il distanziamento,
innanzitutto per proteggere la salute nostra e di tutti i partecipanti,
oltre che per non prestare il fianco a misure repressive.