Il nuovo governo d' 'unità padronale" procede spedito per riprogettare i margini di profitto erosi dalla crisi strutturale del modo di produzione capitalistico resa esponenziale dalla crisi pandemica.
E' necessario aprire una nuova fase di ricomposizione delle lotte che possa esprimere un forte punto di vista di classe sulla crisi.
E' indispensabile un'unità dal basso per rispondere alla repressione che vuole ridurre al silenzio ogni lotta reale.
Servono obiettivi unificanti per legare insieme i mille lavori dello sfruttamento capitalista.
E' fondamentale costruire punti di riferimento reali e visibili che riescano ad aggregare e a generalizzare le mille forme dell'opposizione sociale e di classe.
Partecipa all'assemblea dei lavoratori combattivi sabato 5 giugno ore 14 Arci Pessina di Chiaravalle.
Video della prima giornata di formazione politica
redazione
Lun, 17/06/2019 - 14:44
Le lotte di ieri, le lotte di oggi e il futuro del movimento proletario"
Tregua armata all’hub SDA di Carpiano: volevano licenziare, pacificare e normalizzare il magazzino e sono stati fermati. Volevano annullare il SI Cobas che invece vede crescere la propria forza e la base operaia.
Vogliono demolire diritti e garanzie, ma la lotta non si ferma.
Dopo un anno di trappole (si pensi alla provocazione contro il coordinatore nazionale del Sicobas Aldo Milani) e cariche della polizia, arriva puntuale la solerte magistratura pronta a dare una mano in tema di repressione contro i lavoratori della logistica in lotta, il loro sindacato (si cobas) e i compagni e le compagne che sostengono le loro lotte segu
Le lotte e le mobilitazioni operaie, in particolare nel settore della logistica ma non solo, hanno rappresentato negli ultimi anni un segnale di controtendenza rispetto al complessivo arretramento della classe operaia in Italia.
Lotte in molti casi vincenti ma puntualmente colpite dagli attacchi portati direttamente dalla classe padronale con l’appoggio della magistratura, come nel caso del licenziamento politico dei 5 operai di Pomigliano, o addirittura ricorrendo allo squadrismo, come accaduto a Roma laddove un gruppo di caporali e tesserati Cgil, ha attaccato con spranghe lo sciopero dei facchini che si opponevano alla ristrutturazione che SDA/Poste Italiane vorrebbero imporre con licenziamenti di massa