SOSTENIAMO LA RIPRESA DELLE LOTTE OPERAIE CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE DELLE LOTTE E I LICENZIAMENTI POLITICI OPPONIAMO UN BLOCCO DI CLASSE ALL’ATTACCO PADRONALE!

Inviato da redazione il Gio, 18/06/2015 - 21:22
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Le lotte e le mobilitazioni operaie, in particolare nel settore della logistica ma non solo, hanno rappresentato negli ultimi anni un segnale di controtendenza rispetto al complessivo arretramento della classe operaia in Italia.
Lotte in molti casi vincenti ma puntualmente colpite dagli attacchi portati direttamente dalla classe padronale con l’appoggio della magistratura, come nel caso del licenziamento politico dei 5 operai di Pomigliano, o addirittura ricorrendo allo squadrismo, come accaduto a Roma laddove un gruppo di caporali e tesserati Cgil, ha attaccato con spranghe lo sciopero dei facchini che si opponevano alla ristrutturazione che SDA/Poste Italiane vorrebbero imporre con licenziamenti di massa

Sfondo concreto di questo scontro è il tentativo incessante da parte del grande capitale industriale e finanziario di imporre un’estorsione selvaggia di plus-valore, a fronte di una crisi di accumulazione dalle dimensioni mondiali.
Una crisi che, ben al di là della propaganda mediatica che cerca di rassicurare le masse rispetto ad una fine ormai prossima, è invece destinata ad approfondirsi, non essendoci altra strada da percorrere se non quella di intensificare lo sfruttamento della classe operaia, gettare nella miseria le masse proletarie cancellando i diritti sociali e politici acquisiti in decenni di lotte e mobilitazioni

Un'offensiva padronale che, a partire dall’intensificazione dello sfruttamento nei luoghi di produzione si riversa sull’insieme della società, costretta a digerire il cosiddetto “Jobs Act” (finalizzato alla demolizione sistematica delle garanzie residue e tutele collettive per la classe lavoratrice), il piano definito della “Buona Scuola” (che erge l’istruzione a formazione politica e culturale delle nuove generazioni basata su una gerarchia tipicamente aziendalista), il “decreto sblocca Italia” (che incentiva investimenti capitalisti operando devastazioni territoriali e ambientali), un piano nazionale di cancellazione “manu militari” del diritto alla casa per le masse impoverite dalla crisi. 

Insomma ci troviamo di fronte ad un'offensiva politica complessiva, finalizzata a favorire la ricerca spasmodica di investimenti per un possibile nuovo ciclo di accumulazione capitalista che necessita di un progressivo rafforzamento del potere esecutivo, sempre più pervasivo a tutti i livelli, compresi quelli decentrati. 

Di fronte a un'offensiva di tale portata è necessario, da subito, promuovere la prospettiva di un blocco sociale alternativo a quello dominante, che faccia leva sulla volontà di reazione dei settori più sfruttati e si consolidi attraverso l’unificazione concreta delle lotte operaie, tali da creare un punto di riferimento più complessivo per l’insieme delle masse proletarie colpite dalla crisi, in una prospettiva esplicita di superamento della società capitalista.

Non si tratta quindi di inseguire l’ennesimo e fallimentare coordinamento tra sigle differenti (che siano esse sindacali, sociali o politiche) ma piuttosto di lavorare affinché le vertenze specifiche facciano proprio un punto di vista di classe più generale. In altri termini le azioni di lotta potenzialmente vincenti (e il movimento di lotta nella logistica ha dimostrato la concretezza di questa possibilità) possono trovare sbocco duraturo solo all’interno di un movimento capace di radicare una prospettiva reale di trasformazione della società capitalista, rompendo con qualsiasi illusione riformista e con qualsiasi logica di compatibilità con il sistema. 


Un simile progetto può avanzare solo se, unitariamente, le forze disponibili a battesi per questa prospettiva sapranno unificare gli sforzi per costruire battaglie comuni basate su obiettivi unitari e concretamente raggiungibili.

Sulla base delle indicazioni emerse dall’assemblea nazionale del 14 giugno a Bologna, i promotori del presente documento lanciano quindi un appello a tutte le forze anticapitaliste affinché vengano promosse iniziative territoriali che favoriscano la costruzione di strumenti politici e organizzativi utili alla crescita della solidarietà di classe quali ad esempio una cassa di resistenza nazionale contro i licenziamenti politici e coordinamenti territoriali di sostegno alle lotte operaie.

Tutte le realtà di lotta, di fabbrica e territoriali che condividono i contenuti di questo appello sono invitate ad arricchire il calendario promuovendo iniziative locali capaci di realizzare un incontro effettivo fra le realtà di lotta reali (Cobas della logistica, comitati di lotta nelle fabbriche, coordinamenti di lotta di precari e disoccupati, movimenti di lotta per il diritto alla casa, movimenti popolari contro le devastazioni territoriali, movimenti sociali a difesa dei servizi pubblici,) e contribuire fattivamente ad un percorso reale di unificazione che possa sfociare in un’assemblea nazionale (proposta per la seconda metà di settembre) effettivamente rappresentativa delle lotte che si collocano apertamente in opposizione al governo Renzi e capace di lanciare  una giornata di mobilitazione nazionale nel mese di ottobre.

Queste le scadenze già fissate in calendario

•    7 luglio a Napoli: Concerto in piazza contro i licenziamenti politici alla FIAT di Pomigliano con interventi dal palco dei protagonisti della lotta

•    9 luglio a Firenze:

•    11 luglio a Milano: Assemblea generale dei delegati della logistica e delle fabbriche della regione, aperta a tutti i movimenti di lotta presenti sul territorio