Inviato da redazione il Gio, 17/10/2019 - 17:27
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il futuro colonizzato

Presentazione dell’ultima ricerca di Renato Curcio dal titolo : “Il Futuro Colonizzato”  

  Giovedi 24/10 ore 21,00 al Csa Vittoria 

Il controllo sociale segue uno sviluppo legato in primo luogo all’evoluzione dello scontro primario e strutturale tra gli interessi inconciliabili delle classi ma, nel suo effettivo concretizzarsi, si diversifica per molti aspetti in relazione ai diversi ambiti della società : economico politico e culturale.

Controllo sociale è repressione militare, poliziesca, giudiziaria, è la cooptazione nella proprietà della fabbrica, è il dispiegarsi di ogni forma relazione che disinneschi ogni possibilità di conflitto, è la condizione oggettiva di ricattabilità nei mille rivoli della produzione capitalista.

E’, in maniera preventiva, la costruzione di un immaginario di arrivismo sociale tale da introiettare e far propri i disvalori sui quali è fondata una società divisa in classi.

Se pensiamo alla stessa vittoria di Berlusconi nel ’94, ci rendiamo immediatamente conto del peso non tanto del possesso delle televisioni, ma della martellante campagna ideologica con la proposizione di modelli comportamentali ed esistenziali tali da essere supporto e sovrastruttura pseudo culturale ad un modello economico e sociale di società iper liberista, individualista e sessista.

La realtà si è ormai però modificata e sarebbe miope leggere il presente con gli occhi del giovane operaio immigrato (….dal sud Italia) della Fiat che si scontra coraggiosamente contro la polizia in Viale Traiano a Torino nel luglio del ’69 mandata da padron Agnelli per reprimere ed appunto controllare la base operaia in rivolta.

Il controllo sociale del nuovo secolo non è mai stato, e a maggior ragione oggi non è, la semplice sovrapposizione di livelli repressivi a cui opporsi ma, aggiornandosi, oltre ad utilizzare il solito armamentario prima enunciato, diventa sempre più pervasivo, tentacolare ed entra quotidianamente nelle nostre vite a 360°utilizzando ogni possibilità che le nuove tecnologie mettono a disposizione del potere.

Sfrutta la rete definendo un immaginario collettivo di “falsa” libertà” , di valorizzazione di un falso protagonismo individuale, di una nuova forma di pseudo “partecipazione” per indirizzare le coscienze e costruire un immagine di società del consenso e di “volontaria” adesione ad un progetto di controllo in tempo reale che delega da una parte al controllore ogni potere e relega invece il controllato alla “libertà” di digitare un “like” o di scegliere il proprio “influencer” di riferimento …..

In tutti i testi precedenti che abbiamo presentato – L’impero Virtuale – L’Egemonia Digitale -  La Società Artificiale e in ultimo L’algoritmo Sovrano – Renato, per sintetizzare, studia e approfondisce la capacità attrattiva, il rapporto e il livello di interazione tra l’uomo e gli strumenti informatici.

Computer smartphone tablet ecc… che, fino alla compulsività, quotidianamente utilizza ma dai quali viene utilizzato per la raccolta dati e il furto dei suoi caratteri generali e tendenze per essere successivamente plasmati e manipolati in una sorta di escalation progressiva del concetto Marxista di “bisogni indotti” e non solo.

Analizza minuziosamente come inizia il processo di digitalizzazione del comando capitalista, della società intera e delle nostre vite, arrivando a definire con chiarezza il ruolo di controllo sociale  dato dalla simbiosi tra l’uomo e l’apparato di controllo informatico in mano al comando che controlla  tempi di lavoro e ritmi di vita del lavoratore.

Con questo nuovo testo Renato Curcio va oltre ed entra nel merito di ciò che ci viene proposto ed offerto come novità, come un’edulcorata “oggettiva” modernizzazione per nascondere l’irregimentazione e la colonizzazione delle nostre vite finalizzate alla produzione del profitto.

Ma Renato va ancora oltre e incomincia a dipanare, per quanto possibile, uno scenario che vede coniugare la sterilizzazione del pensiero critico con una progressiva e indotta modificazione antropologica, che fuoriesce dal Darwiniano binario dello sviluppo evolutivo.

Un futuro che è già incominciato senza darcene piena percezione e di cui non riusciamo ancora a comprenderne i possibili limiti e gli sviluppi per poterlo meglio mettere in discussione e affrontare con i piedi ben piantati nella lotta di classe

La grande capacità analitica di Renato Curcio ci accompagnerà in questo ragionamento provando a dare risposte a questi interrogativi.

…….. “Nel contesto iper-capitalistico in cui viviamo, l’oligarchia digitale, assumendo nei fatti i propositi dell’ideologia transumanista, si è data l’obiettivo di colonizzare il pianeta, superando definitivamente i limiti dell’umano. A fronte di questa prospettiva, sembrano piuttosto ingenui gli orientamenti di coloro che si propongono di umanizzare le tecnologie digitali, l’intelligenza artificiale, le fortificazioni della “sicurezza”, l’ingegneria genetica e quella sociale per contenerle entro “i limiti della democrazia”. Sembrerebbe invece urgente e necessario cominciare un percorso di decolonizzazione della rete e dell’immaginario. “ …

 

GIOVEDI 24 OTTOBRE ORE 21

al Csa Vittoria via Friuli angolo via mUratori Milano