LOTTA DI CLASSE: questa è la nostra preparazione al 1° maggio

Inviato da redazione il Ven, 20/03/2015 - 01:01
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Nella mattina di giovedì 19 marzo davanti ai cancelli della DHL del magazzino logistico di Settala, in occasione di un  possibile visita di una delegazione della dirigenza DHL tedesca si è svolta un'importante   mobilitazione di circa 120 lavoratori SiCobas e compagni e compagne solidali  per rispondere al rifiuto della DHL colosso multinazionale della logistica (supporto militare USA in medio oriente) di sedersi ad un tavolo per un nuovo accordo. Segnaliamo la bellissima solidarietà e l'importante partecipazione di un pullman di lavoratori arrivati dall'area bolognese e da Piacenza in supporto al presidio.

La DHL è l'unico soggetto che non abbia ancora rigettato il precedente accordo con cgil-cisl-uil, a differenza degli altri grandi committenti SDA, TNT,BARTOLINI, che a fronte di una presunta stabilità del posto di lavoro imponeva condizioni di  flessibilità e ricattabilità inaccettabili.

La parola d'ordine - lavoro in cambio di diritti - sottoscritta dai sindacati confederali è stata ribaltata dalla lotta dei lavoratori negli ultimi scioperi della logistica imponendo alle controparti un oggettivo miglioramento delle condizioni salariali e di lavoro e l'inserimento per contratto di principi di uguaglianza e di parità di trattamento.

Giovedì mattina i dirigenti DHL e delle cooperative in comune accordo con i delegati CGIL  e il supporto dei carabinieri presenti, hanno schifosamente tentato una provocazione ammassando davanti al presidio dei lavoratori e dei compagni presenti, un nucleo ormai consolidato di crumiri e crumire per contrapporre fisicamente lavoratori a lavoratori in un gioco al massacro per gli interessi della direzione DHL e dirigenti delle cooperative. 
Il numero e la determinazione del presidio e la dichiarata intenzione di non muoversi dai cancelli ha indotto a più miti consigli rimanendo in presidio fino alle 11,00 per poi sciogliersi fino alla prossime iniziative di lotta.

Autorganizzazione e lotta di classe

Csa Vittoria