Raccogliendo le indicazioni e valorizzando ogni elemento di ricomposizione delle lotte prodotto dall'assemblea nazionale dei lavoratori combattivi del 27 settembre a Bologna e della piazza della resistenza anticapitalista a Modena sabato 3 ottobre, invitiamo tutte e tutti ad un momento di confronto tra settori di lotta diversi, fabbrica, territori, servizi, scuola sanità per costruire una giornata di mobilitazione nazionale articolata nelle diverse aree metropolitane o regionali.
NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE E ALLA REPRESSIONE DELLE LOTTE! TUTTI E TUTTE A MODENA IL 3 OTTOBRE!
redazione
Lun, 28/09/2020 - 22:40
I compagni e le compagne del C.S.A. Vittoria di Milano parteciperanno e invitano tutte le realtà politiche e sindacali, i singoli militanti, alla partecipazione attiva al corteo nazionale contro la repressione indetto dal SI Cobas per rispondere al frontale attacco che il padronato modenese, con la diretta complicità di Questura e Procura locali, stanno portando al diritto di sciopero e alla stessa possibilità di organizzazione e attività sindacale conflittuale.
Giovedì 30 luglio alle ore 10, in prefettura ci sarà un'incontro con il prefetto e la delegazione TNT con potere decisionale sulle questioni occupazionali su tutta la filiera nazionale.
Queste sono delle brevi riflessioni con le quali abbiamo voluto dare il nostro contributo per l'espressione di un ragionamento collettivo che evidenziasse un punto di vista di classe sulla pandemia del virus Covid-19. Lo sforzo è stato anche quello di formulare un pensiero il meno dogmatico e ideologizzato possibile sulle contraddizioni e sui nodi irreversibili del sistema di produzione capitalistico che la crisi in atto evidenza in tutta la loro crudezza"
Sabato 18 gennaio a Prato abbiamo partecipato con entusiasmo a un’importante e combattiva manifestazione che ci lascia un dato e un’indicazione politica, forse scontata, ma fondamentale: la determinazione operaia, l’unità della classe e delle lotte, possono imprimere una svolta e ridisegnare a favore del proletariato il quadro dei rapporti di classe, troppo spesso dato per immutabile, non solo nei magazzini, nelle fabbriche e in tutti i luoghi dell’odierno sfruttamento padronale, ma anche sul terreno più complessivo del politico.