18 marzo 1978 Fausto e Iaio - 16 marzo 2003 Dax assassinati dai fascisti

Inviato da redazione il Mar, 14/03/2023 - 14:30
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Il 18 marzo del 1978 all’uscita del Centro Sociale Leoncavallo i compagni Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci venivano assassinati a colpi di pistola da un commando armato fascista.

A questo assassinio seguivano i soliti silenzi e depistaggi di stato che ancor oggi impediscono di dare formalmente un volto agli assassini.

Il 16 marzo del 2003 una famiglia di neofascisti aggredisce con decine di coltellate degli antifascisti fuori da un locale ferendo gravemente un compagno riuscendo ad assassinare Dax, Davide Cesare. 

Nella stessa serata i carabinieri caricavano dentro e fuori dall'ospedale S.Paolo, dove erano stati ricoverati i feriti, i molti solidali accorsi per informarsi sulle condizioni di Dax che invece era purtroppo già morto. 

Le cariche e la violenza gratuita, inimmaginabile in quella situazione, delle squadracce in divisa provocarono ferite gravi e fratture a numerosi compagne e compagni presenti. 

 A 45 anni dall'assassinio di Fausto e Iaio e nel ventennale dell'omicidio di Dax, invitiamo alla partecipazione al corteo che si terrà sabato 18 marzo a Milano perché crediamo importante ricordare la matrice fascista delle loro barbare uccisioni soprattutto di fronte al riemergere di pulsioni neofasciste e razziste con evidenti coperture e contiguità politico-ideologiche con la maggioranza di governo.

Questa mobilitazione in ricordo dei compagni assassinati si colloca infatti in un quadro politico generale che esprime segnali evidenti della svolta a destra del governo.   L'elenco è ormai lungo : dall'ingerenza e dalle pressioni del ministro dell'istruzione e del "merito" alla lettera della preside di Firenze dopo l'aggressione di un gruppo di squadristi legati a Fratelli d'Italia, al deferimento all'ordine dei giornalisti della trasmissione televisiva Piazza Pulita che esponeva la scarpetta di un bambino morto nella strage di stato di Cutro, dal razzismo di stato e dal suprematismo come retroterra ideologico della criminalizzazione dei migranti e delle disumane dichiarazioni del ministro Piantedosi sulle vittime del naufragio, alla penalizzazione di una squadra di calcio per l'affissione di uno striscione solidale con gli immigrati morti in mare, dalla vendetta di stato con la conferma del 41bis a Alfredo Cospito, alla vergognosa e spregevole conferenza stampa a Cutro della Meloni con Salvini, Piantedosi e altri reggicoda di governo.

 Una sequela di prese di posizione oltre che l'emanazione di decreti (rave e quest'ultimo dichiaratamente contro l'immigrazione) che sono chiari indicatori di una trasformazione in senso autoritario dell'assetto politico governativo.

Sono anni che in molti denunciamo l'involuzione della stessa democrazia parlamentare borghese in una forma di democrazia autoritaria.

Oggi crediamo che questo governo di destra con profonde radici (sub)culturali nel ventennio fascista, stia interpretando in pieno e spingendo in avanti questo processo con politiche neoliberiste e corporative sul piano economico, nel pieno rispetto delle compatibilità economiche dettate da una crisi strutturale del modo di produzione capitalistico, ma con una impronta e una gestione politica più esplicitamente reazionaria, fascista, omofoba e sessista. 

Sarebbe infantile oltre che sbagliato parlare di fascismo al governo, ma crediamo lo stesso necessario denunciare contrastare questo ulteriore e progressivo spostamento a destra che vuole definire una sovrastruttura culturale e ideologica certamente utile al mantenimento del dominio di classe soprattutto in un momento di accelerazione della crisi economica nel contesto della guerra interimperialista in Ucraina. 

Chiediamo a tutte e tutti di mobilitarsi nella prospettiva anticapitalista di un fronte di classe che sappia comprendere l'antifascismo come aspetto fondante e valoriale.

Antifascismo, antirazzismo, antisessismo, antiomofobia sono elementi centrali di una lotta di classe che sappia trasformare l'esistente per una società di liberi e di uguali senza più classi ne sfruttamento.

Per FAUSTO, IAIO, DAX, e le decine di compagni e compagne

assassinati dalla violenza di stato e fascista

BANDIERE ROSSE AL VENTO

SE UCCIDONO UN COMPAGNO NE NASCONO ALTRI CENTO!!

Sabato 18 marzo 2023 ore 14,30 piazzale Loreto