SABATO 23 MARZO - 24° giornata di mobilitazione a Milano per la Palestina organizzata dalle Associazioni e Comunità Palestinesi

Inviato da redazione il Gio, 21/03/2024 - 16:59
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SABATO 23 MARZO - 24° giornata di mobilitazione a Milano

concentramento ore 14:30  in Piazza San Babila

Contro il Genocidio e la Pulizia Etnica.

Per un cessate il fuoco permanente e l'invio immediato di aiuti alla popolazione di Gaza e in Cisgiordania.

Per un processo di Pace Giusta che riconosca il diritto all'Autodeterminazione del popolo Palestinese.

Contro il governo meloni-salvini-tajani complici assassini del genocidio.

Ancora una volta in piazza il 23 marzo per il 24° corteo in solidarietà con il popolo Palestinese perché la solidarietà è l'arma dei popoli in lotta contro l'imperialismo.

Una solidarietà piena di chi sostiene la Resistenza Palestinese come scelta di campo contro il Genocidio e la violenza sionista a Gaza come in Cisgiordania.

Una solidarietà che è anche denuncia e lotta contro il governo Meloni-Salvini-Tajani concretamente complice del Genocidio del popolo Palestinese con il sostegno politico, con l'invio di armi agli assassini del governo Netanyahu e con la missione Aspides che ha schierato navi da guerra nel Mar Rosso per difendere l'invio di armi ad israele segnando l'entrata in guerra contro il popolo Palestinese.

mb CI OPPONIAMO E DENUNCIAMO l'ipocrisia miserabile e assassina di chi prende   bambini per   curarsi   dalle ferite che le stesse armi italiane hanno inferto e dalle bombe  che continuano a   cadere   su 2 milioni di donne, uomini, bambine e bambini affamati e   ammassati sotto tende di   fortuna e   circondate  da macerie e cadaveri.

 L'ipocrisia assassina di chi parla di pace mentre è complice di un Genocidio rivendicato come tale   dall'entità sionista israeliana che sta utilizzando anche la fame come arma di distruzione di massa.

 La miserabile ipocrisia di chi, su un piano internazionale, sgomita per un "posto al   sole" schierandosi, con una utilitaristica scelta di campo economico-politico-militare, nel blocco   imperialista occidentale del "democratico" Biden. Per rassicurare i "mercati globali" e come   garanzia   di non essere devastati dalla speculazione finanziaria in una fase di crisi strutturale   dell'economia.

Mentre, sul fronte interno, mostrano il loro vero antico volto. 

Il volto di chi ancora idolatra la fiamma tricolore mussoliniana sconfitta dalla Resistenza armata e civile il 25 aprile del 1945. 

Il volto razzista che mostra la sua ferocia nei confronti degli immigrati rendendosi responsabile delle ultime stragi nel Mar Mediterraneo.

Il volto filo padronale e liberista che devasta i rimasugli della sanità pubblica e del welfare conquistato con la lotta di classe alla fine degli anni '60 spostando sempre più risorse verso la privatizzazione e il profitto.

Il volto machista e patriarcale di chi vuole demolire il diritto all'autodeterminazione delle donne con l'attacco alla già debole 194, ai consultori, alla possibilità di definirsi donna al di fuori del ruolo riproduttivo, di chi ripropone in chiave moderna il culto delle donne "angeli del focolare" esaltato dalla subcultura del ventennio fascista oppure degradandole a oggetto sessuale. 

Il volto omofobo, in continuità con la stessa subcultura, che non riconosce il diritto all'amore al di fuori della coppia tradizionale, vietando alle coppie gay e lesbiche il diritto a poter diventare genitori.

Un governo nazionalista che vorrebbe plasmare le nuove generazioni con una trasformazione in "patrioti pronti a combattere" esaltando fin dalle scuole l'aberrante ideologia del militarismo e del nazionalismo e finanziando con investimenti miliardari la corsa agli armamenti.

- L'Italia ha aumentato dell’86% il volume delle vendite degli armamenti dal 2019 al 2023 - 

Un governo paternalista che fa apologia dell'individualismo e parla di "merito" (di classe) mentre distribuisce elemosine, attacca il diritto al salario e parla di lavoro mentre toglie il sostegno ai ceti più poveri con l'eliminazione del reddito di cittadinanza e togliendo i fondi ai comuni a sostegno del diritto all'abitare.

Un governo in camicia nera che affronta le relazioni e le contraddizioni sociali con un approccio autoritario che svuota e attacca diritti sostanziali come quello di sciopero, con politiche securitarie che aumentano reati e pene per comprimere il diritto all'opposizione, utilizzando il codice penale Rocco sopravvissuto al ventennio e nuovi decreti che innalzano le pene per chi lotta bloccando i cancelli delle fabbriche o manifestando per le strade.

Tutto questo in un quadro di schemi ideologici demagogici e patetici tipici dell'ignoranza fascista e del 'law and order" de noantri", facendosi scudo della grande tragica farsa del motto fascista "italiani brava gente" quindi mai responsabili di crimini contro l'umanità in Jugoslavia, Grecia e Libia durante la Seconda guerra mondiale. 

Ma proprio in quella storia criminale affondano le loro radici sub-culturali e ideologiche e quella puzza schifosa del ventennio cercano di ammorbidirla con questo nuovo doppio petto in versione femminile che però si porta dietro il marchio dello squadrismo terrorista braccio armato dei padroni e dei poteri economici.

Ed è questa "ideologia nera", insieme al suprematismo "razziale e al razzismo, che apparenta, nelle diversità, la coppia Meloni/Netanyahu.  

Il punto di contatto e di omogeneità con il criminale genocida Netanyahu: da una parte il ruolo di mantenimento dello status quo economico e societario improntato ad un moderno revanchismo di tipo fascista e dall'altra il culto della violenza, della discriminazione e della sopraffazione portate alle estreme conseguenze, dopo il nazismo oggi incarnate dalla disumanità del sionismo criminale.

Facciamo un appello a chi prova sofferenza, a chi piange, a chi si ribella da essere umano conseguente davanti a questo Genocidio.  

A chi si sente disgustato dal senso di impunità dell'entità sionista israeliana sostenuta dal blocco imperialista occidentale e dal nemico di casa nostra. 

Diamo voce sempre più forte alla solidarietà, mobilitiamoci, boicottiamo, sabotiamo israele in ogni sua espressione, colpiamo i suoi interessi economici, sveliamo l'ipocrisia dell'occidente complice che vuole sdoganare israele come "paese democratico" mentre è invece il paese dell'apartheid, della discriminazione di chi non è ebreo, della Pulizia Etnica e del Genocidio del popolo Palestinese. 

Fermiamo il massacro!

Per un cessate il fuoco immediato!

Per il ritiro delle truppe d'occupazione!

Per il rilascio di tutt@ i prigionieri Palestinesi!

Per il ritorno dei profughi!

Per il diritto all'Esistenza, alla Resistenza e alla libera Autodeterminazione del popolo Palestinese!

Per costruire un percorso di Pace che arrivi alla definizione di un unico stato laico e progressista "dal fiume al mare" che abolisca ogni discriminazione costruendo le condizioni per la convivenza tra uomini e donne di ogni provenienza e religione. 

CONTRO IL SIONISMO E LA SUA VIOLENZA

ORA E SEMPRE RESISTENZA.

 
 
Segnaliamo il sito della raccolta fondi per l'Asilo Vittorio Arrigoni di Gaza : https://www.ricostruiamoasilovik.it/ 
 
Qui il pdf del nostro contributo "Io sto con la Palestina"
 
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