Facciamo pagare la crisi ai padroni: tutti/e in piazza il 29/30 Gennaio

Inviato da redazione il Dom, 24/01/2021 - 00:08
La crisi sanitaria ancora pienamente in atto a livello mondiale sta accelerando e rendendo ancora più evidenti le contraddizioni strutturali dell’attuale modo di produzione. Un’emergenza pandemica che non è casuale ma al contrario è strettamente legata al sistema capitalistico e alla sua espansione vorace e predatoria, che non risparmia alcun ecosistema. Sono infatti in progressivo e costante aumento la deforestazione e la desertificazione, l’incremento irreversibile della temperatura terrestre che produce ciclicamente catastrofi naturali, l’agribusiness e l’allevamento intensivo, l’inquinamento e l’urbanizzazione esasperata, la rapina di territori e i conseguenti fenomeni di migrazione alla ricerca di una vita dignitosa. Un sistema fondato sulla massimizzazione del profitto, sul massiccio sfruttamento di vite e sul saccheggio di risorse su scala globale non poteva che provocare, tra i suoi rovinosi effetti sociali, anche questa crisi sanitaria mondiale.

PATRIMONIALE SUBITO DEL 10% SUL 10% DELLE CLASSI PIÙ RICCHE!

Inviato da redazione il Ven, 20/11/2020 - 18:31
La crisi sanitaria ha fatto da moltiplicatore della preesistente crisi sistemica del modo di produzione capitalistico, incrementando la forbice sociale tra una fascia ristretta di borghesia che ha comunque aumentato le proprie ricchezze e le classi subalterne cui è distribuita solo miseria e precarietà. I ricchi sono diventati più ricchi con il lavoro dei poveri diventati più poveri.

Sabato 24, un primo passo in avanti

Inviato da redazione il Mar, 27/10/2020 - 08:11
Il pomeriggio di sabato 24 ottobre a Milano centinaia di lavoratori e lavoratrici, precari e precarie, disoccupati e disoccupate, militanti di realtà politiche e sindacali, hanno partecipato alla giornata nazionale di lotta
GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE SABATO 24 OTTOBRE redazione Mer, 21/10/2020 - 14:23
Chiediamo a tutte e tutti di rispettare e far rispettare tutte le misure di protezione individuale e il distanziamento, innanzitutto per proteggere la salute nostra e di tutti i partecipanti, oltre che per non prestare il fianco a misure repressive.