Per Satnam, per Bocar e per tutti gli altri e le altre assassinati/e dallo sfruttamento. Non morti sul lavoro ma assassinati dal lavoro!
redazione
Mar, 25/06/2024 - 08:36
Satnam lasciato per strada senza un braccio e Bocar morto dopo giorni di sofferenza per le ustioni a Bolzano sono solo gli ultimi 2 dei più di 350 assassinati dal lavoro capitalista dal gennaio di quest'anno.
Breve approfondimento sulle politiche economiche del governo Meloni. I padroni chiedono e il governo risponde.
redazione
Mar, 16/05/2023 - 16:08
Mentre lo scontro tra il blocco imperialista occidentale e la Russia di Putin in atto in Ucraina non trova tregua e continua a lasciare aperta la possibilità di una sua espansione a livello mondiale, alimentata anche dall’esteso incremento delle spese militari, il governo Meloni è intervenuto nell’ultimo bimestre in materia economica indicando le linee guida per il futuro.
UNITÀ DEGLI SFRUTTATI CONTRO LE POLITICHE DELL’ODIO, DELLA REPRESSIONE E DEL RAZZISMO.
Non è l’immigrato il nemico dei lavoratori ma il capitale che guadagna denaro e potere sulla pelle di chi è sfruttato. La “pacchia” non è quella di rifugiati, richiedenti asilo e proletari immigrati ma di chi li sfrutta con salari di fame e in condizioni schiaviste, del governo Lega-Cinquestelle che cerca consenso a politiche liberiste e repressive seminando illusioni e divisioni tra i vari pezzi del proletariato.
Per Soumaila Sacko e contro il razzismo di stato!
redazione
Mar, 12/06/2018 - 15:18
La piena subordinazione al dominio del profitto e il razzismo sono, già dai primi momenti, la caratteristica dei primi vagiti del neonato governo Lega/Cinquestelle.
Una prima feroce rappresentazione del futuro che attende le classe subordinate e, in particolare, la componente immigrata la si è avuta domenica scorsa quando Soumaila Sacko veniva giustiziato a fucilate mentre raccoglieva delle lamiere da una fabbrica abbandonata. Materiale di fortuna per un riparo più sicuro, per ridurre il rischio di perdere la vita o i propri documenti negli incendi che flagellano le baracche dei numerosi “ghetti” in cui vivono i braccianti sfruttati in maniera disumana nella campagne italiane.
Una fotografia dello schiavismo moderno e delle miserabili condizioni di vita e di lavoro, subordinate al potere criminale del caporalato e delle locali organizzazioni criminali, ma diretta conseguenza dell’organizzazione capitalistica e delle dinamiche di massimizzazione del profitto che per realizzarsi deve ridurre i costi in primis del lavoro.
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